Italia Nostra su porto di Ancona: “Liberare da Schengen parte della banchina”
La trentesima edizione della Festa del Mare ha posto in evidenza tutte le criticità “fisiche” esistenti nel rapporto tra Ancona ed il suo porto.
Domenica i numerosi cittadini che hanno seguito il corteo hanno dovuto fare un percorso a slalom per ritrovarsi poi nella banchina portuale prescelta in mezzo ai TIR, ai loro gas di scarico, in una situazione anche di pericolo. Per fortuna era una bella giornata e c’è stato l’impegno degli organizzatori e del personale della Capitaneria di Porto che ha efficacemente vigilato; a loro va anche il nostro ringraziamento. Ciò detto è evidente come sia impossibile riproporre l’evento il prossimo anno in queste condizioni.
E’ quindi necessario che gli amministratori comunali si impegnino fin d’ora a liberare dagli obblighi della convenzione di Schengen una parte della banchina portuale storica, magari in corrispondenza dell’arco di Traiano e dell’arco Clementino, in modo da permettere agli anconetani di poter veramente, al di là della retorica del “water front”, raggiungere fisicamente il proprio porto e ricostituire, seppur parzialmente, il proprio storico legame “fisico” con il mare. Italia Nostra chiede agli amministratori comunali che si adoperino con efficacia e sollecitudine per questo obiettivo.
da Italia Nostra
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