Ancona, il PD incontra le parti sociali
Si tiene lunedì 1 ottobre ad Ancona un incontro tra una delegazione del PD della provincia di Ancona e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per discutere la situazione economica e finanziaria del territorio provinciale.
Il PD ha già espresso nei giorni scorsi la propria preoccupazione per l’abbassamento significativo delle previsioni di crescita in tutta Europa e in particolare in Italia. Cadono i consumi, l’occupazione, gli investimenti, anche in provincia di Ancona. In questo contesto, di fronte alle scelte del governo, il Pd chiede all’esecutivo di mantenere la tutela delle fondamentali condizioni di vita e sociali di un Paese già duramente provato. Il PD chiede in particolare al governo di mettere al primo posto il tema del lavoro e di non prevedere ulteriori interventi restrittivi su scuola e politiche sociali.
“Con le forze sociale il 1 ottobre e nei giorni successivi con le categorie economiche discutere della situazione industriale, del dato preoccupante dal punto di vista occupazionale e anche del tema di come affrontare una fase che sarà ancora una fase difensiva”. Lo evidenzia il segretario del Pd, Emanuele Lodolini, alla vigilia dell’incontro con Cgil, Cisl e Uil che si tiene nella sede anconetana del Partito alla presenza dell’organizzatore nazionale del PD, Nico Stumpo.
”Bisogna attrezzarsi per affrontarla – ha aggiunto Lodolini – con il sistema degli ammortizzatori, come praticarli e come finanziarli, e un’attenzione per riattivare gli investimenti e i consumi. E attorno a questo una riflessione sul futuro: mettere un pò di crescita, un pò di lavoro e un pò di uguaglianza nelle prossime riforme perchè se fin qui ci siamo allontanati dal baratro la dinamica è ancora negativa. La fiducia nella ripresa c’è sempre, ma, conti alla mano, la luce della ripresa è ben lontana dal venire. Questa è purtroppo la realtà. In tutto questo c’è la volontà di proseguire una modalità di lavoro che il PD in questa provincia ha adottato sin dal 2008, quando emergevano i primi segnali della crisi, all’insegna dell’ascolto e del confronto con forze sociali e produttive per monitorare l’emergenza e ragionare su un nuovo modello di sviluppo per il futuro del territorio“.
da Partito Democratico
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