Fiumi marchigiani, Cardogna: “Le linee guida siano più attente all’utilizzo della ghiaia”
Il Consiglio regionale ha approvato martedì 6 novembre la legge sulla gestione dei corsi d’acqua delle Marche. Ho votato contro la sua approvazione perché è stato detto chiaramente che l’utilizzo della ghiaia dei fiumi può essere commercializzata o data a scomputo a quelle ditte che eseguono la manutenzione dei fiumi.
Il motivo risiede nel fatto che lo Stato non garantisce più da anni fondi per la regolare manutenzione dei corsi d’acqua. Non credo che questa sia la strada giusta per rispondere a una efficiente conservazione e tutela del nostro patrimonio ambientale ne tanto meno alle varie emergenze che le condizioni climatiche ci sottopongono periodicamente. Già un anno fa avevo chiesto per questo stesso motivo, in sede di votazione in Aula della proposta già approvata dalla Commissione Ambiente, il suo rinvio in Commissione. Commissione che durante il nuovo esame ha eliminato la possibilità di utilizzo del materiale. Utilizzo che però, a seguito dell’emendamento presentato martedì è tornato nuovamente parte integrante della legge approvata.
Resta la soddisfazione che il Consiglio, in questo anno, ha maturato una maggiore consapevolezza sull’argomento e che è stato comunque accolto alla unanimità l’emendamento da me presentato che di fatto sospende, sino alla definizione delle linee guida, la possibilità di estrarre il materiale contrariamente a quanto stabilito nella legge che ne permetteva l’estrazione sin da subito. Se non altro siamo sicuri che su questo punto ci sarà una maggiore attenzione e uno studio più approfondito da chi sarà chiamato a definire le linee guida e dal Consiglio regionale che dovrà approvarle.
da Adriano Cardogna
presidente Gruppo Verdi Regione Marche
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