Il Teatro Terra di Nessuno presenta presso il SopPalco, centro culturale
via Aldo Moro, 6 – zona industriale Cerretano
(vicino al c. commerciale OASI)
Castelfidardo (AN) ,

Sabato 24 Gennaio ore 22,00

lo spettacolo ‘VENTAGLI’,

performance di danza haiku e lettura con Anna Elisa De Gregorio e Caterina Fantoni.

L’ haiku è una breve composizione poetica di origine giapponese. In tutto 17 sillabe nelle quali far entrare un mondo. E’ una piccola illuminazione poetica sulla realtà, sulla natura, su accadimenti quotidiani; ritrova in questi minimi avvenimenti il loro senso profondo, la loro unicità. L’haiku per lo più rispecchia un atteggiamento meditativo e privo di giudizio tipico della filosofia Zen.

Esempio di haiku classico: Su un ramo secco si posa un corvo, crepuscolo autunnale (Autore Basho 1600)

Caterina Fantoni si ispirerà agli haiku scritti dalla De Gregorio con una danza che si sviluppa in un senso immanente al corpo, facendo affiorare il paesaggio interiore originario che l’haiku evoca; lo stesso presupposto della danza buto giapponese, che nasce in Giappone negli anni ‘50 .

I fondatori Kazuo Ono e Tatsumi Hijikata danno inizio ad una ricerca sul corpo in cui ogni gesto è autentico perché nasce da un’intenzione profondamente radicata nell’essere.

Del buto si può dire che è grottesco, surreale, violento, fragile, erotico, scanzonato, provocatorio, comico, malinconico, lirico e spirituale. Legge gli haiku Nadia Mogini.

Anna Elisa De Gregorio compone da sempre poesie e haiku. Ha avuto vari premi e segnalazioni (concorso ‘Il fiore’ e “Paesepoesia”) e nel 2008 ha vinto il Premio Haiku Empiria presso l’Istituto di Cultura Giapponese di Roma. Ha scritto recensioni letterarie sulle riviste Hebenon e Fermenti.

Caterina Fantoni dal 2000 segue una ricerca sull’autenticità del gesto con il maestro giapponese Masaki Iwana (danza buto). Ha presentato sue performance al festival Internazionale Inteatro ‘92/’98, alla Biennale off di Torino ‘97 e al Festival Trasformazioni di Roma 2004. Collabora con altri artisti italiani e stranieri.

Dal centro culturale SopPalco