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A Montemarciano terreni in via di esproprio a valori inferiori al mercato: c’è il ricorso al TAR

Si muove Ass. TutelaEspropri: "Viziata da gravi errori delibera per realizzare impianto rifiuti che Maiolati è disponibile ad accogliere"

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Avv. Corrado Brancati

Un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti da spazzamento stradale e dalla pulizia degli arenili è quello che ATO2Ancona ha previsto di realizzare in Comune di Montemarciano con una delibera del 30 gennaio 2024, senza tuttavia fare i conti con i proprietari delle aree che dovrebbero essere acquisite per la realizzazione dell’impianto.

“I miei clienti non sono mai stati contatti dagli enti per impostare una trattativa seria sulla cessione bonaria delle aree ed hanno visto i loro terreni inseriti nella localizzazione del bene come aree da espropriare. Il piano economico prevede il pagamento di valori di indennizzo ampiamente inferiori rispetto al valore di mercato delle aree. Si tratta infatti di aree edificabili che erano già state poste in vendita con trattative in stato avanzato che ora rischiano di saltare”.

Questo è quanto dichiara l’avv. Corrado Brancati di Pesaro, responsabile dell’Associazione TutelaEspropri che su incarico dei proprietari ha presentato ricorso al Tar contro la delibera ATO2Ancona.

“Riteniamo che la delibera sia illegittima – continua l’avvocato Brancati – in quanto la scelta del sito di Montemarciano è viziata da gravi errori di valutazione. Bisogna infatti ricordare che in alternativa era prevista la possibilità di localizzare l’impianto nel Comune di Maiolati Spontini, che aveva già espresso la sua disponibilità. La scelta di Maiolati Spontini sarebbe stata assolutamente più logica in quanto l’impianto si sarebbe potuto realizzare in capannoni in disuso, consentendo quindi un recupero urbano ed evitando il consumo di nuovo suolo come invece avviene nel Comune di Montemarciano. Non solo. Nel Comune di Maiolati sono già presenti strutture di recupero e trattamento rifiuti che avrebbero potuto lavorare in sinergia con il nuovo impianto.

Ignorando tali elementi Ato2 ha invece scelto il Comune di Montemarciano sulla base di una del tutto ipotetica maggiore baricentricità dell’impianto rispetto alla provenienza dei rifiuti. Tale valutazione risulta peraltro indimostrata nella delibera e come detto del tutto ipotetica: il 60% dei rifiuti da trattare dovrà provenire da fuori ambito e ad oggi è impossibile stabilire da dove i rifiuti verranno: come si fa allora a calcolare con affidabilità quale sia il sito più baricentrico?”

Insomma, ormai la questione passa al Tar Marche che dovrà pronunciarsi in merito alla legittimità della delibera Ato2Ancona. Salvo ovviamente un ripensamento da parte di ATO che potrebbe decidere di riportare l’impianto presso il Comune di Maiolati, comune ben disponibile ad accoglierlo.

da Studio legale Brancati – Pesaro

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