Ancona, le iniziative per la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne
Si celebrerà il 25 novembre

Un evento forte di sensibilizzazione per la città per l’eliminazione della violenza contro le donne, con una azione condivisa che vede insieme istituzioni e privati per combattere la violenza di genere e dare supporto all’attività del Cav, il Centro Antiviolenza. Ancona si ritroverà al Teatro delle Muse il 25 novembre per dare un potente segnale alla società.
Appuntamento quindi alle ore 21.00 con Marco Falaguasta che presenterà “Il meglio di…NOI” con Dj Lady Loop; spettacolo teatrale a scopo di beneficenza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Iniziativa organizzata dal Comune di Ancona in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche nella persona della dott.ssa Loredana Buscemi.
Si tratta di uno spettacolo ironico, nostalgico e profondamente umano che fa rivivere il meglio degli anni ’70, ’80 e ’90, tra battute divertenti, musica dal vivo e momenti di riflessione. Falaguasta racconta con empatia la storia di una generazione intera invitandoci a riflettere su come siano cambiati i nostri modi di incontrarci, di parlare e di condividere. La serata sarà moderata da Margherita Carlini e arricchita dal contributo scientifico di Loredana Buscemi, di Banca Fideuram che interverrà sul tema della violenza economica. Il ricavato sarà devoluto al Centro AntiViolenza del Comune di Ancona a sostegno delle donne vittime di violenza.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ancona che con essa intende favorire la crescita della consapevolezza della problematica presente anche nella nostra realtà, è realizzata grazie anche alla sponsorizzazione di Banca Fideuram, Magazzini Gabrielli, Fondazione Salesi, Skin Therapist Barbara Burattini. Organizzato da Promise Group. Biglietteria Teatro delle Muse, on line Vivaticket.it.
Un’ulteriore azione di sensibilizzazione sarà realizzata dal Comune di Ancona colorando di arancione per tutto il mese di novembre la facciata di Palazzo del Popolo; nella giornata del 25 novembre anche la Fontana del Calamo vestirà questo colore.
Sensibilizzare sul divario retributivo di genere
Altro importante appuntamento il 20 NOVEMBRE 2025 ore 17:00 alla Sala Boxe della Mole vanvitelliana con la tavola rotonda su “LA DISPARITA’ SALARIALE E NON SOLO” – Riflessioni sulla condizione femminile nel mondo del lavoro.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità e dal Forum cittadino delle donne di Ancona, mira ad approfondire un tema di grande attualità, tanto da essergli stata dedicata, a livello europeo, la giornata del 15 novembre – EQUAL PAY DAY. Il divario retributivo di genere è un fenomeno purtroppo radicato di cui le lavoratrici spesso non hanno piena consapevolezza. Tuttavia, i dati dell’ultima nota ISTAT del gennaio 2025 evidenziano chiaramente la disparità: “la retribuzione media delle donne è più bassa di quella degli uomini. Nello specifico, le dipendenti donne guadagnano il 5,6% in meno dei rispettivi colleghi uomini. La retribuzione oraria media maschile nel 2022 è stata pari ad € 16,80 mentre quella femminile a 15,90”. La tavola rotonda ha quindi l’obiettivo di sensibilizzare le donne verso questo tema, approfondendo i vari aspetti grazie ai contributi di professioniste della materia tra cui consulenti del lavoro, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali. Sarà inoltre presente la prof.ssa Bianca Maria Orciani, Consigliera di Parità per la Provincia di Ancona. L’evento, in fase di accreditamento per le/ gli iscritti all’Albo dei consulenti del Lavoro della Provincia di Ancona, è aperto a tutta la cittadinanza e si inserisce tra le iniziative messe in campo dal Comune di Ancona per il mese di Novembre 2025.
Sensibilizzare le nuove generazioni sin dalla pre-adolescenza
Appuntamento Venerdì 21 novembre alle ore 10:15 al Teatro Sperimentale di Ancona dove la classe 5D delle Primarie Maggini dell’Istituto Comprensivo Grazie Tavernelle, presenterà “L’uomo preistorico è stata anche una donna“, un viaggio teatrale che nasce dal desiderio di guardare la storia con occhi nuovi. Gli studenti così proporranno ai loro coetanei di altri istituti scolastici della città una profonda riflessione sul tema del rispetto reciproco tra uomo e donna e soprattutto contro la violenza di genere. Gli alunni, infatti, hanno scoperto che già nella Preistoria la sopravvivenza del gruppo dipendeva dalla collaborazione di tutti, uomini e donne e bambini; in scena raccontano come gli stereotipi abbiano nascosto il valore femminile ma anche come molte donne li abbiano superati con coraggio genialità: Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, Aretha Franklin, Stamira, Katherine Johnson, Dorothy Vaughan, Mary Jackson. Un percorso di libertà e consapevolezza che attraverso il teatro insegna a vedere il mondo con uno sguardo più giusto, più vero e più libero.
Degli eventi di sensibilizzazione, delle attività e dei dati del Centro provinciale Antiviolenza con sede ad Ancona, se ne è parlato stamane nel corso di una conferenza stampa.
“Il 25 novembre rappresenta un momento di riflessione collettiva su un tema che interpella profondamente la nostra comunità. La violenza di genere non può e non deve essere considerata un fatto privato, ma una questione sociale che richiede consapevolezza, educazione e responsabilità condivisa. Come Amministrazione comunale, intendiamo proseguire con determinazione nel sostegno alle donne vittime di violenza e nella promozione di una cultura basata sul rispetto e sulla parità dei diritti” ha affermato l’assessore alle Pari Opportunità, Orlanda Latini.
“Lavoriamo non solo sull’emergenza ma anche alla definizione di un percorso con l’obiettivo che le donne vittime di violenza possano riprendere in mano la loro vita e la loro autonomia. In questo senso abbiamo avviato insieme all’assessore alle Pari Opportunità un progetto chiamato ‘Nuove Radici’ che permetterà a tre donne con altrettanti bambini, di lasciare il cohousing e occupare tre appartamenti vicini per aumentare la loro autonomia continuando però ad aiutarsi reciprocamente nel cammino verso la normalità” ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali e Sanità, Manuela Caucci.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questi eventi ed in particolare l’Istituto comprensivo Grazie Tavernelle che ha realizzato un importante lavoro con scopo educativo, sia per chi è coinvolto sul palco sia per i coetanei che vi assisteranno. Una azione di sensibilizzazione tra pari che sarà molto efficace“ ha sottolineato l’assessore alle Politiche Educative, Antonella Andreoli.
Intervenuti inoltre la dott.ssa Loredana Buscemi, Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti, avv. Roberta Montenovo, presidente del Cav, dott.ssa Rosanna Conreglio Fondazione Salesi, Stefania Scarpini del Forum cittadino delle donne, Michele Galeazzi, Giulia Cecconi, Mainardi Silvia insegnanti della scuola primaria Maggini classe 5D, il dirigente scolastico Andrea Sallese dell’I.C. Grazie Tavernelle, Giacomo Bertini di Banca Fideuram, per Skin Therapist Barbara Burattini.
I DATI
Sono 7 le donne con 4 figli minori che il Servizio Sociale Professionale del Comune di Ancona ha messo in sicurezza in case rifugio dall’inizio dell’anno ad oggi. Ben 448 i colloqui di accoglienza, 76 le consulenze legali, 99 i colloqui psicologici, 5 le valutazioni di rischio: sono i dati dal 1° gennaio al 31 agosto 2025 relativi agli accessi al CAV, il Centro Antiviolenza della nostra provincia gestito dalla Associazione Donne e Giustizia e seguito dal Settore Violenza di Genere dei Servizi Sociali del Comune di Ancona.
I numeri parlano chiaro: la violenza di genere continua ad essere un problema pressante che va affrontato con un duplice approccio quello della sensibilizzazione e quello dell’accoglienza e sostegno alle donne che ne sopportano le conseguenze
IL CENTRO ANTIVIOLENZA
È uno sportello di accoglienza e supporto per le donne che subiscono violenza maschile (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking, ecc.), si basa sull’accoglienza non giudicante: la donna viene accolta nel rispetto della sua storia e delle sue scelte. Viene garantito il rispetto della privacy e l’anonimato. Ogni azione (come sporgere denuncia, chiedere la separazione, ecc.) viene intrapresa solo con il consenso della donna, che è al centro del percorso di uscita dalla violenza. L’equipe del Centro Antiviolenza è composta esclusivamente da professioniste donne, mettendo in primo piano la relazione di genere. I servizi che vengono svolti sono:
Attività di ascolto telefonico e sportelli territoriali: il Cav garantisce, attraverso le operatrici professionali, l’ascolto telefonico, la prima accoglienza e i colloqui successivi alle donne vittime di violenza di genere. Nel 2025 si prevede il mantenimento di tutti gli sportelli attraverso la presenza di un’operatrice di accoglienza e un’operatrice volontaria. Negli orari in cui il Centro è chiuso viene attivata una segreteria telefonica attiva h 24.
Colloqui di accoglienza e di supporto: Vengono effettuati colloqui di accoglienza per analizzare i bisogni e il vissuto della donna, con invii ai servizi territoriali per affrontare eventuali criticità, attivando la rete antiviolenza locale.
Consulenze Specialistiche:
Legale: Informazioni e orientamento sulle procedure legali (denuncia, separazione, divorzio, misure cautelari, ecc.). Le donne possono accedere al gratuito patrocinio, se ne soddisfano i requisiti.
Psicologica
Supporto all’autonomia e orientamento ai servizi territoriali
Sportello anti-stalking: L’associazione Donne e Giustizia ODV gestisce uno sportello dedicato allo stalking, con esperte in criminologia e diritto. Questo servizio, il primo nella Regione Marche, offre supporto specifico per affrontare molestie e comportamenti persecutori.
Valutazione del rischio: Il Centro Antiviolenza ha implementato una prassi efficace di valutazione del rischio per ogni caso trattato, ora svolta da tutte le operatrici di accoglienza, opportunamente formate nel metodo S.A.R.A. Questo strumento, riconosciuto a livello nazionale, consente di stimare il livello di rischio di recidiva e di escalation della violenza, con l’obiettivo di prevenire episodi gravi, incluso il femminicidio. La valutazione del rischio è fondamentale per strutturare un progetto adeguato che supporti le donne nell’uscita dalla violenza. Inoltre, il servizio è offerto a tutte le donne che interagiscono con i vari attori della rete antiviolenza territoriale, come Consultori, Forze dell’Ordine, Servizi Sociali e Aziende Sanitarie.
Il CAV lavora in rete con servizi territoriali come Forze dell’Ordine, Servizi Sociali e altri enti, ma mantiene sempre la metodologia di accoglienza centrata sulla donna e sulla sua protezione. In sintesi, l’obiettivo principale è supportare la donna nella costruzione di un percorso di uscita dalla violenza che la porti a acquisire di nuovo la propria libertà e autonomia, senza offrirle soluzioni precostituite.
Come si è evoluto nel tempo?
L’attività formale dei Centri Antiviolenza inizia a partire dal 2008, anno in cui sono stati istituiti per legge. Precedentemente il sostegno alle donne era portato avanti dalle associazioni di volontariato su base appunto volontaria. Nel nostro territorio l’Associazione Donne e Giustizia ha una storia di oltre trent’anni in questo ambito ed a tutt’oggi gestisce le attività del centro.
Dal 2016 la Regione Marche stabilisce che i fondi per il sostegno ai Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio siano destinati ai Comuni capoluogo di provincia, in quanto capofila degli Ambiti Territoriali Sociali di riferimento. Da quel momento in poi, l’Ambito territoriale Sociale è diventato assegnatario dei fondi (sia statali che regionali) e titolare della programmazione locale degli interventi. L’ATS procede poi ad assegnare i contributi alle associazioni in possesso dei requisiti previsti per la gestione del Centro Antiviolenza tramite convenzioni o affidamenti.
Nel periodo recente, dal 2021 in poi, grazie all’implementazione della risorse economiche, si è incrementata l’attività a sostegno delle donne attraverso un espansione capillare nel territorio provinciale per garantire la vicinanza e la facilità di accesso delle donne in difficoltà.
LE SEDI DEL CAV
Oltre la sede principale nel comune di Ancona ( Via Senigallia 16), aperta 5 giorni alla settimana, è presente con un proprio sportello anche nel Comune di Osimo ( inizio attività 2021); nel Comune di Montemarciano ( 2021) Jesi ( 2023) Senigallia in collaborazione, con l’ associazione “Dalla parte delle donne” ( 2023) e Fabriano ( 2023). Pertanto dalla fine del 2023 l’attività del centro antiviolenza riesce ad essere presente capillarmente in tutto il territorio provinciale.
Inoltre dal mese di giugno 2023 ha attivato uno sportello online rivolto alle studentesse e/o lavoratrici dell’Università Politecnica delle Marche. Tale sportello consiste nella possibilità di accedere ad una chat gestita dall’Università, in cui le studentesse e/o lavoratrici hanno l’opportunità, in maniera del tutto anonima, di interloquire con le operatrici del Cav di Ancona al fine di poter avere una risposta immediata ai loro dubbi, problemi e/o domande.



















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