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Monte San Vito: a teatro ‘Bestie e feroci’

Mercoledì 18 febbraio alle ore 21.15 presso il Teatro della Fortuna di Monte San Vito (AN) la Compagnia Teatro Dallarmadio presenta’BESTIE FEROCI’.




Operina musicale modulare
Di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia
Voce lirica Tiziana Pani
Regia Antonello Murgia

Lo spettacolo è una "sinfonia-mosaico" in quattro movimenti-moduli, per due voci, una chitarra classica e un pianoforte in miniatura.
Si tratta di una sorta di “blob” musicale che si avvale del potere immaginifico della musica, tutta la musica, colta o trash, trovando negli accostamenti tra mondi apparantemente lontani una logica narrativa ferrea e ben connotata dove la forza degli opposti e l’ardire della sciarada costituiscono il cardine dell’intero percorso.
Non c’è tempo per pensare, la musica trascina tutti in un vortice dal quale è difficile sottrarsi e i repentini e insoliti passaggi temporali e stilistici producono nello spettatore significanti e significati diversi.
Circa settancinque minuti suddivisi in quattro moduli musicali (intermezzati da brevi brani registrati o “ponti modulari”), nei quali i cantant-attori mutuano e rivisitano parte del patrimonio musicale contemporaneo e non.
Il primo modulo si intitola Bestie feroci e funge da introduzione allo spettacolo, il secondo Il Paese dei Balossi, il terzo Passione e Guerra ed il quarto Risvegli.

Apparentemente scollegati, i moduli, possono vivere autonomamente, ma si incastrano perfettamente creando un climax quanto mai sorprendente e avvincente.
Per gli eventuali bis, è previsto anche un modulo in Lingua sarda che indaga nel patrimonio musicale regionale, costruito secondo lo stile dell’intero spettacolo. Le musiche originali sono state composte da Antonello Murgia.

Piccole note di regia:

La musica, tutta la musica, a partire dalle sigle televisive o delle pubblicità, la musica indotta e quella ricercata, quella volontaria e quella involontariamente subita, segna indelebilmente gli accadimenti e le circostanze della nostra vita, il nostro vissuto emotivo. Potremmo ripercorrere il nostro passato e raccontarlo a qualcuno col solo uso del materiale musicale che ci ha accompagnato, specie nell’infanzia dove la musica precede qualsiasi altro codice di linguaggio e raggiunge e investe alla velocità della luce il nostro sistema nervoso, in un incanto o “incantesimo” che ci avvince, che ci possiede senza che la ragione, fortunatamente, possa intervenire. La musica poi, specie nell’infanzia e nell’adolescenza, segna e scandisce i momenti di gioco e di festa.

Una sera, in un momento di scherzo, come spesso è avvenuto giocando con la chitarra, abbiamo incominciato a far dialogare le canzoni e i brani musicali di autori e epoche diverse: magicamente, con spontaneità sorprendente, tutta la memoria storica musicale trasaliva, come “ossi di seppia”. Uno scherzo della memoria, spesso esilarante, spesso amaro, madido di nostalgia e sempre pronto a riscattarsi laddove assumeva toni drammatici. Il gioco da ragazzi di una sera, ha lasciato in noi il desiderio e la curiosità di ri-costruire con la musica, un monito, un fremito, la smania di trasformare quel gioco in uno spettacolo serio ma non serioso; uno specchio nitido dove potersi riconoscere, in modo apolitico, senza bandiere, ma non qualunquista, facendo parlare il fanciullino che è in noi. Il procedimento che abbiamo scoperto nel comporre questo “puzze” è il medesimo di chi compone un mosaico. Abbiamo ascoltato tantissima musica ai fini una ricerca mirata che fosse attinente alla logica drammaturgica, partendo da una valanga di materiale passato al vaglio, prova dopo prova, sino a ottenere una sintesi, una condensazione, un distillato purissimo scevro di abbellimenti, stucchi e orpelli.
Nell’interpretazione, ogni frammento ha un diverso sottotesto, che gioca sulla forza degli opposti, sull’antitesi. I due cantant-attori si trovano costretti a rimanere seduti per un’ora e un quarto su due sedie, costretti a raccontare, costretti a ricordare.

Lo spettacolo è stato suddiviso in quattro moduli-movimenti, inframezzati da brani musicali e non, che hanno lo scopo di concludere e introdurre un movimento.
Bestie Feroci è un gioco da ragazzi che si muove dentro regole e i codici imprescindibili del teatro e della musica, e come funamboli ipavidi, i due attori danzano sull’orlo di un abisso che, per citare una grande poetessa polacca, "non ci divide ma ci circonda".

Lo spettacolo si è aggiudicato il Primo Premio al Festival Internazionale "Teatro Pan" di Lugano

Primo Premio della giuria – sezione adulti a:
BESTIE FEROCI

Questa la motivazione:

La giuria davanti all’estrema varietà e diversità degli spettacoli in concorso, che spaziavano dal teatro-danza (Zerogrammi) al teatro-canzone(Bestie Feroci), dalla narrazione d’impegno civile (Figlie di Sherazade) allo storico Caos da più di dieci anni sulle scene, sino al teatro d’atmosfera(Silenzi) ha deciso di premiare BESTIE FEROCI della compagnia sarda Teatro dall’armadio riconoscendo nello spettacolo, nonostante una scelta formale non prettamente teatrale, la capacità ironica di raccontare con pensata leggerezza, attraverso la musica, un periodo così contraddittorio come l’Italia degli anni ’70 e ’80.

INGRESSO SPETTACOLI
Ridotto (fino ai 25 anni e universitari)   €   8.00  
Intero              €  12.00  
Gruppi Scolastici     €   5.00   
 
BIGLIETTERIA
Biglietti e abbonamenti in vendita dal 9 dicembre presso la biglietteria del Teatro Pergolesi da martedì a sabato dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 e un ‘ora prima dell’inizio dello spettacolo presso il teatro in cui avrà luogo la rappresentazione.

INFORMAZIONI
Biglietteria Teatro Pergolesi
Tel. 0731/206888 – Fax 0731/224105
www.fondazionepergolesispontini.com
biglietteria@fondazionepergolesispontini.com

Dal Teatro Pirata

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 11 febbraio, 2009 
alle ore 16:34
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