Jesi: le multe degli ausiliari sono valide
Le contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico al di fuori della cosiddetta zona blu non sono affatto irregolari.
Una specifica circolare del ministero dell’Interno chiarisce infatti che la funzione di prevenzione e di accertamento in merito alla sosta e alla fermata dei veicoli da parte degli ausiliari del traffico sono essenzialmente riconducibili alle violazioni di cui agli articoli 7 (prolungamento della sosta dopo la scadenza del ticket) e 157 (mancata esposizione del ticket) del Codice della Strada e si estendono anche “alle aree immediatamente limitrofe a quelle concesse, entro lo spazio minimo indispensabile per compiere le manovre necessarie a garantire la concreta fruizione del parcheggio in concessione”. L’estensione della competenza era stata concordata su conforme parere del Comando di polizia municipale, peraltro conformemente a quanto stabilito dalla Cassazione.
La quale, prima con sentenza numero 7336 del 2005, ha riconosciuto agli ausiliari il potere di contestare il divieto di sosta sulla carreggiata, ma non sul marciapiede. Poi, con una seconda sentenza, più esplicativa, emessa dalla II Sezione Civile di Cassazione – la n.20558 del 2007 – ha riconosciuto agli stessi ausiliari del traffico il potere di multare le auto in divieto di sosta anche fuori delle strisce blu.
Ad ogni modo, al di là delle considerazioni del consigliere Montali, va chiarito un concetto di fondo: gli ausiliari del traffico concedono sempre e comunque una sufficiente soglia di tolleranza. Per ogni auto che trovano sprovvista del ticket, con il ticket scaduto o comunque in divieto di sosta nelle immediate vicinanze della zona blu, gli ausiliari annotano il numero di targa e l’ora, completano il loro giro della via, tornano sul posto, verificano che il distributore automatico di ticket funzioni regolarmente e solo allora – qualora l’infrazione permanga – emettono la contravvenzione.
Ciò significa che – per precisa scelta dell’Amministrazione comunale e d’intesa con la società – si è voluto evitare un atteggiamento vessatorio contro il cittadino. Al quale, comunque, si rinnova l’invito ad una sosta corretta non solo per evitare contravvenzioni, ma soprattutto per rispetto degli utenti deboli della strada e, più in generale, per quella convinvenza civile che non guasta mai.
Dal Comune di Jesi
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