Ancona: Fabio Sturani saluta e lascia la città
Fabio Sturani, poco prima di confermare le sue dimissioni da Sindaco, ha scritto ai cittadini questo saluto:
“Carissimi concittadini,
mi rivolgo direttamente a voi, per l’affetto che ho sempre avuto per la mia città e per la fiducia che mi avete accordato in tante occasioni, per spiegarvi perché lascio la carica di sindaco.
Nei sette anni da primo cittadino, che per me sono stati una fondamentale esperienza politica e umana, ho lavorato affinché la città crescesse, diventasse più bella e accogliente. Mi ha sempre guidato uno spirito di concretezza e di ascolto per risolvere con voi questioni quotidiane e progetti importanti. In molte occasioni ho raggiunto, insieme a voi, traguardi importanti per la città. In molte altre abbiamo affrontato e superato situazioni difficili.
Il periodo di crisi del Paese pesa anche sul nostro territorio. Ancona però ha continuato a crescere. Le vicende di questi ultimi mesi, soprattutto quelle politiche, talvolta impropriamente influenzate dal caso giudiziario che mi ha investito e su cui farò definitiva chiarezza, hanno rallentato troppo la marcia. E’ questo il rischio per la città che voglio evitare.
Ho sentito la responsabilità di verificare accuratamente se ancora esistevano le condizioni per governare, di capire, nelle ultime due sedute, se c’era ancora una maggioranza politica al Consiglio Comunale. Ho parlato con tutti: uno per uno, singoli consiglieri e forze politiche. Ho verificato idee, posizioni e disponibilità, consapevole che, se ci sono posizioni critiche, proprio da queste si può partire per costruire i progetti migliori per la città.
Ho proposto infine una squadra di governo rinnovata profondamente, composta da personalità politiche e da tecnici capaci di imprimere una svolta in alcuni settori chiave.
Ma non si costruisce niente se non c’è una reale volontà a farlo. Ho visto, purtroppo, prevalere la discussione sui metodi e non il dibattito sui problemi concreti. Hanno vinto le beghe interne e i veti incrociati, la diffidenze, i particolarismi di singole forze e di singoli consiglieri. Tutto ciò ha provocato divisioni nella maggioranza e ha rallentato l’attività di governo. Questo non lo permetto perché non giova ad Ancona e lascia disorientati i cittadini. Mio dovere è pensare al bene comune, quello dei partiti è di essere al servizio della città. Con una maggioranza solo numerica ma senza una vera maggioranza politica a sostegno, ho ritenuto indispensabile dare un segnale forte e responsabile.
Amo la politica, quella che si concretizza nel progresso e nella crescita dei luoghi e delle persone che si amministrano. Per questo non voglio rendermi corresponsabile di un declino che questa città non merita e non deve avere.
E’ giusto, in questo momento, che siano i cittadini, gli stessi che mi hanno onorato della loro fiducia e che ringrazio, ad avere la parola.
Io sono un cittadino, prima che un politico e un amministratore. Come tale affronterò e chiarirò la mia vicenda giudiziaria. Come amministratore so di aver agito in modo corretto sulle vicende che la Magistratura mi ha contestato. Ho lavorato per il bene della città e l’ho fatto rispettando le leggi e l’etica.
Continuerò ad essere un Anconetano, impegnato per la sua città, in un legame che non si interromperà mai”.
Prima di lasciare definitivamente il suo incarico, Sturani ha inviato ieri una lettera di saluto anche ai Consiglieri comunali di maggioranza, agli assessori e ai dipendenti comunali.
Dal Comune di Ancona
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