Auto d’epoca e Cantine Aperte, giornata intensa ad Osimo
Già dalle otto del mattino dello scorso 23 maggio le prime auto hanno cominciato a fare capolino in piazza del Comune Osimo. Non normali auto, come accade tutti i giorni, ma una serie di auto d’epoca rigorosamente iscritte all’Automotoclub Storico Italiano. L’occasione è stata data dalla ottava edizione del raduno Cantine Aperte organizzato dall’efficente Autoclub Luigi Fagioli.
Gli avventori della piazza hanno così potuto ammirare auto come le Alfa Romeo Giulietta del 1958, 2600 Sprint del 1962 e la Zagato 1300 del 1972. Una Fiat Dino progettata con la collaborazione della Ferrari, alcune Fiat 1100 tra cui un modello del 1948, una imponente Cadillac del 1976 ed una splendida Daimler del 1962. Ed ancora Ferrari, Lancia, Porsche, Mercedes, Volkswagen, Citroen e le sempre numerose Fiat 500. Grande interesse anche per la “replica” della stupenda Bugatti tipo 55 del 1932.
Terminato l’iter delle iscrizioni la carovana ha preso la strada per Tolentino dove era attesa alla casa vinicola “IL POLLENZA”. Ad attenderli il Conte Aldo Brachetti Peretti ideatore e creatore di questo grande progetto vinicolo che in poche anni ha saputo imporsi con dei prodotti di altissimo livello. Una tenuta di oltre 200 ettari di cui 60 destinati a vitigno. I partecipanti al raduno hanno così potuto visitare la tenuta, partendo dalla costruzione del 500 progettata dal Sangallo. Al suo interno il personale de Il Pollenza li ha guidati fino alla barricaia, realizzata 7 metri sotto il livello del terreno. Barricaia che può contenere fino a 2000 barrique.
Tornati all’aperto si è passati al rinfresco e alla degustazione dei vini prodotti in loco.
Grande soddisfazione si leggeva sulle facce di tutti i partecipanti che non hanno mancato di mostrarla a tutto lo staff dell’Autoclub Luigi Fagioli, in particolare nel momento in cui ritiravano la bottiglia offerta dalla casa vinicola.
La giornata si è conclusa con il pranzo presso il ristorante Parco Hotel di Pollenza.
da Andrea Muti
fotografie di Fabio Girotti
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