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Sassoferrato, attivata dal Comune la raccolta di oli vegetali esausti

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Contenitore per la raccolta dell'olio esaustoDue cisterne per lo smaltimento dell’olio vegetale, in particolare quello usato per la cottura dei cibi, sono state apposte nei giorni scorsi nel capoluogo. I due contenitori, di forma cilindrica e colore giallo, sono stati posizionati rispettivamente nel parcheggio di piazzale Castellucci e nella stazione ecologica situata all’interno dell’area artigianale Fornaci (quest’ultima fruibile nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10,00 alle 12,00 ed il sabato dalle 9,00 alle 12,00).
 


I cittadini avranno così l’opportunità di smaltire i residui oleosi della cottura in tali contenitori, evitando di disperdere nell’ambiente, attraverso gli scarichi dei propri lavandini, un prodotto inquinante che potrà essere invece recuperato e riconvertito per altri usi.

«Per friggere patatine e quant’altro – spiega al riguardo l’assessore all’ambiente MarcoL’assessore all’ambiente Marco Giulietti Giuliettisi utilizzano enormi quantità di olio che poi, quasi sistematicamente, vengono versate direttamente nei lavandini delle cucine. Questa diffusa abitudine provoca però gravi danni all’ambiente e, anche dove esistono impianti fognari adeguati, lo smaltimento del residuo oleoso pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori. Tramite processi di trattamento e riciclo dell’olio usato si possono invece ottenere svariati prodotti, quali lubrificanti vegetali per macchine agricole, per biodiesel e glicerina per saponificazione».

E’ consigliabile, pertanto, depositare l’olio fritto, preventivamente raffreddato, nelle citate cisterne, da cui sarà poi prelevato per essere trattato e riutilizzato a scopo industriale.

«Ovviamenteaggiunge l’assessorerecarsi presso il raccoglitore dopo ogni pasto di fritto è un’impresa impossibile anche per i più volenterosi. Quello che però si dovrebbe fare è raccogliere l’olio in un ampio recipiente, ad esempio un fustino da cinque litri di quelli usati per i detersivi, che una volta pieno, potrà essere facilmente trasportato presso l’apposita cisterna per l’operazione di smaltimento. Se versare l’olio esausto negli scarichi della cucina rappresenta una prassi sbagliata – prosegue Giulietti – altrettanto dannoso è gettarlo nei cassonetti dell’indifferenziata in quanto il recipiente potrebbe rompersi e l’olio disperdersi al suo interno».

Tale iniziativa, coordinata dal Cir 33, il soggetto gestore del sevizio della raccolta dei rifiuti, e finanziata dalla Provincia di Ancona, permette al Comune di Sassoferrato di proseguire nel cammino virtuoso verso una sempre maggiore riduzione dei rifiuti e riutilizzo dei materiali.

dal Comune di Sassoferrato

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Martedì 27 luglio, 2010 
alle ore 10:59
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