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Blocco del traffico: le richieste della CNA di Ancona

“Aiutiamo le imprese interessate a mettersi in regola con il decreto dando loro tempo e risorse”

CNACombattere l’inquinamento da polveri sottili è di estrema importanza. Ne sono convinte la Cna comunale di Ancona e la Fita Cna (autotrasporto), che tra l’altro hanno già espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro tra Amministrazione Comunale, Autorità Portuale, Capitaneria e Associazioni dei trasportatori, durante il quale il Sindaco Gramillano ha accolto positivamente la proposta, tra l’altro avanzata anche dalla stessa Cna, di non estendere il blocco dei mezzi in circolazione (seppure parziale) anche all’area portuale ed alle sue vie di accesso, per evitare conseguenze negative in termini di concorrenzialità e capacità di attrazione di traffici, nonché ulteriori problemi di congestionamento per i veicoli bloccati in entrata e in uscita con ricadute su porto e città.
 


Sull’argomento del blocco del traffico e della lotta alle pm10, così importante per la città, la Cna ha avanzato delle precise richieste, ritenendo inderogabile la necessità di conciliare la salvaguardia dell’ambiente e la tutela del lavoro di tanti artigiani.

Innanzitutto spiega Lucia Trenta, segretaria della Cna di Anconasi chiede all’amministrazione comunale che si impegni insieme alle associazioni di categoria a farsi portavoce presso la Regione Marche e presso l’Anci delle difficoltà cui andrebbero incontro molte piccole attività di artigianato e di commercio nell’applicazione imminente del decreto, senza aver dato loro il tempo di adeguarsi”.

Motivo per cui la Cna propone di applicare a tempo (alcuni mesi) le deroghe richieste per l’accesso a determinate categorie di artigiani, quali ad esempio gli edili e gli impiantisti, che hanno cantieri in corso nella zona rossa o che sono chiamati ad effettuare interventi urgenti. “In questo modo – continua Lucia Trenta – gli imprenditori avrebbero possibilità di adeguarsi, acquistando un nuovo mezzo, installando un fap e facendo tutte quelle modifiche necessarie a mettersi in regola con la normativa”.

La Cna solleva anche la questione relativa ai carri-attrezzi delle officine meccaniche, che non sarebbero in grado di effettuare l’intervento in caso di automobilista in panne.

Chiediamo inoltre – aggiunge la segretaria della Cna dorica – che agli artigiani entrati prima delle 8 o in pausa pranzo nella zona rossa venga consentito perlomeno di uscire, una volta terminato il lavoro, senza dover attendere le ore 18. E facciamo notare che il decreto non riguarda solo il blocco delle auto, ma costringe altre categorie a mettersi in regola, quali le pizzerie ed i ristoranti con forno a legna, ai quali dovrà essere applicato un particolare filtro anti-fuliggine”.

Da ultimo, ma non per importanza, la Cna chiede sia al Comune sia alla Regione Marche che siano messe a bilancio 2011 delle risorse per contribuire agli investimenti che i piccoli imprenditori saranno costretti a fare per mettersi in regola con il decreto.

dalla CNA

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Martedì 25 gennaio, 2011 
alle ore 11:29
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