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Risorse idriche: l’Esino laboratorio europeo di innovazione sui cambiamenti climatici

Sul fiume marchigiano una ricerca di eccellenza utilizza gli strumenti più avanzati per individuare possibili rischi e suggerire strategie di adattamento e di prevenzione a livello continentale. I risultati del progetto europeo LifeSalt saranno presentati adAncona il 22 novembre alle 9 presso l’Auditorium della Fiera. Dal fiume Esino nasce così uno strumento che sarà utile per studiare e proteggere le risorse idriche a livello europeo grazie all’applicazione in territorio marchigiano di avanzate innovazioni nell’ambito delle scienze dei cambiamenti climatici.

Gli effetti dei cambiamenti climatici possono mettere a rischio la disponibilità di acqua potabile. L’innalzamento del livello dei mari, infatti, causa in alcune zone una penetrazione dell’acqua marina nei corsi di acqua dolce, riducendo la disponibilità di quest’ultima per i comuni utilizzi di distribuzione di acqua potabile e per usi industriali.
Fenomeni di questo genere sono stati messi sotto una lente di ingrandimento dal progetto LifeSalt che, co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero Italiano dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha indagato lo stato di salute del fiume Esino e l’impatto che i cambiamenti climatici potranno avere sull’intrusione salina.
Coordinato da Multiservizi SpA con la partecipazione della Regione Marche e della Provincia di Ancona, LifeSalt si è avvalso del lavoro scientifico del Centro Euro-mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) i cui ricercatori hanno lavorato, insieme ad altri partner del progetto, a sviluppare la modellistica avanzata che ha consentito di valutare i rischi legati ai cambiamenti climatici sulla valle dell’Esino.
Il lavoro scientifico ha consentito di studiare le condizioni del fiume marchigiano simulando eventi estremi (come alluvioni, lunghi periodi di siccità o improvvisi innalzamenti delle temperature) per valutare eventuali rischi e studiare l’evoluzione dei mutamenti nel tempo. I ricercatori hanno anche messo a punto uno strumento di supporto alle decisioni (chiamato DESYCO – DEcision support SYstem for COastal climate change impact assessment) utile a chi dovrà scegliere come prevenire gli eventuali impatti prodotti dai cambiamenti climatici o fare in modo che non producano effetti gravi sulla disponibilità di acqua.
Dal fiume Esino nasce così uno strumento che sarà utile per studiare e proteggere le risorse idriche a livello europeo grazie all’applicazione in territorio marchigiano di avanzate innovazioni nell’ambito delle scienze dei cambiamenti climatici.
I risultati del progetto LifeSalt saranno presentati al convegno che si terrà martedì 22 novembre alle 9: all’Auditorium della Fiera di Ancona. Il 1 dicembre 2011 i risultati saranno illustrati anche a Bruxelles, presso la sede della Comunità Europea.

Da Ufficio Stampa CMCC

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Sabato 19 novembre, 2011 
alle ore 18:11
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