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Pedopornografia e tentati abusi sessuali via web, una denuncia anche nelle Marche

La Polizia Postale marchigiana ha potuto denunciare tre persone residenti in Piemonte, Abruzzo e Marche accusate di “Child grooming”. Un capo d’accusa che si riferisce ad attività manipolatorie volte a stabilire un contatto “emozionale” con un minore allo scopo di sfruttarlo sessualmente.
 



Il caso coinvolge un uomo piemontese operaio trentacinquenne che avrebbe spinto un bimbo di 10 anni della provincia di Ancona a compiere atti sessuali via web. Accortisi in tempo i genitori si sono rivolti alla polizia.

Sul noto strumento web “Messenger” è stato scoperto invece un uomo abruzzese che collezionava foto e filmini provocanti di ragazzine. Ragazzine che si facevano fotografare seminude sotto la minaccia che altrimenti l’uomo avrebbe distribuito le loro foto ai ragazzi. La “collezione” gli è valsa anche l’accusa di minacce e tentata violenza.

Un ragazzo marchigiano è infine indagato per diffusione e produzione di materiale pedopornografico, dopo aver messo in rete, attraverso un social network, immagini del suo rapporto sessuale con la fidanzatina di diciassette anni.

Il fenomeno del child grooming si sta diffondendo anche nelle piattaforme principali di giochi elettronici via internet e nei siti di poker on-line sfruttando le chat e nascondendosi dietro l’anonimato.

di Monica Martinuz

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Martedì 29 novembre, 2011 
alle ore 16:01
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