Il problema della spiaggia di Marina di Montemarciano investe sicuramente interessi più grandi di Montemarciano stessa. Non a caso la legge affida questi interventi a Enti territoriali come Regioni o Stato. La natura è per così dire "globalizzata" di per sè. Intervenire a Marina potrebbe causare danni, ulteriori e maggiori, in termini economici e ambientali, in un’altra località: per esempio ma non a caso a Senigallia. 

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Verrebbe da chiedere al Sindaco Angeloni cosa ne penserebbe di un ripascimento della scogliera di Marina. Non le daremmo certo contro se affermasse di non esserne entusiasta. Ciò varrebbe anche per tutte le altre città di mare marchigiane dal Conero in sù in questo caso.

Come fare allora a salvare la spiaggia e la piccola ma buona economia di Marina, che si è intelligentemente migliorata senza danneggiare altri ecositemi ed economie?

Il fatto che la Regione non prenda una decisione non crede il sottoscritto sia da imputarsi ad una mancanza di soldi, tutt’altro. L’immobilismo è invece dovuto a una mancanza di risposte fattibili o come si dice oggi "sostenibili" a livello regionale. Ambientalmente ma anche economicamente. L’interesse di Montemarciano è sacrosanto, ma come fare per non far pendere la bilancia in sfavore poi di altri?

Senza pretese e competenza allora lancio l’idea di utilizzare i terreni incolti e abbandonati paralleli alla costa per creare dei piccoli porticcioli, la quale vera funzione sia quella di fare da sacche d’acqua che compensino i volumi delle scogliere senza che vadano a ricadere su di altri territori. Unico vero ostacolo sarebbe la linea ferroviaria , ma sicuramente si potrebbe trovare soluzioni magari creando un semplice lago artificiale.

Tutto ciò per salvare capra e cavoli ovvero la spiaggia di Marina ( che negli ultimi anni ha giovato inoltre di un’opera pubblica di miglioramento con creazione di parcheggi liberi e pagamentto, viale, stradina per biciclette, ecc. ) e non danneggiare ingiustamente e forse maggiormente altri territori.

A. Fabietti

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