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Marche, è ancora recessione ma la situazione migliora: il fatturato estero cresce dello 0,5%

Logo Unioncamere MarcheRallenta la recessione del sistema produttivo marchigiano nel quarto trimestre del 2011. Se nel trimestre precedente, produzione e fatturato erano diminuiti rispettivamente del 2,6 e del 3,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tra ottobre e dicembre la produzione ha perso solo l’1,6 per cento mentre il fatturato registra un calo di appena lo 0,6 per cento e gli ordinativi sono stati lo 0,9 per cento in meno. Ancora pesante la situazione nell’artigianato che dimezza le perdite ma resta con la produzione sotto del 3 per cento, il fatturato del 2,6 e gli ordinativi del 2,3 per cento.


A sostenerlo è l’indagine trimestrale “Giuria della Congiuntura”, realizzata dal Centro Studi Unioncamere delle Marche.

Intanto nel 2011, malgrado la crisi e il difficile accesso al credito, il 31 per cento delle imprese marchigiane ha effettuato investimenti, una percentuale che sale al 46 per cento tra le grandi aziende e scende al 16 per cento tra gli artigiani.

Questi dati dimostrano che il nostro sistema imprenditoriale” commenta il presidente Unioncamere  Marche Alberto Drudi “sta cercando di reagire alla crisi ma ora aspettiamo con preoccupazione le rilevazioni sul trimestre in corso perché a causa del maltempo la grande maggioranza delle imprese ha perso quasi un mese di attività e temiamo un tracollo di produzione e fatturato. Per questo rinnoviamo il nostro appello alle banche per sostenere il nostro sistema produttivo perché le aziende marchigiane continuano a chiedere finanziamenti ma i criteri di erogazione del credito applicati dalle banche sono troppo rigidi e vanno rivisti o interi distretti potrebbero trovarsi in grande difficoltà.”

Nell’ultima parte del 2011, gli effetti più pesanti della crisi li hanno subiti le imprese più piccole. Quelle con meno di 9 addetti hanno perso il 4 per cento delle produzione ed il 3,6 per cento del fatturato mentre le perdite sono state più contenute nelle aziende fino a 50 dipendenti (produzione  -1,3 e fatturato -0,2 per cento) e in quelle tra 50 e 500 addetti dove la produzione è calata dell’1,2 per cento ma il fatturato è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1).
Tra i settori di attività, l’unico a crescere per il secondo trimestre consecutivo è stato quello degli alimentari con un incremento sia della produzione (+1,9 %) sia del fatturato (+2,2 %), mentre le Industrie delle pelli, cuoio e calzature restano su livelli equivalenti a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente per la produzione e su un incremento dell’ 1,7 per cento per il fatturato. I restanti settori continuano a perdere posizioni e, in particolar modo, le Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche si distinguono per un consistente calo della produzione (-6,1 per cento) e del fatturato (-4,9 per cento).

Andando sul territorio, la provincia di Fermo (produzione -0,5 e fatturato +0,3 per cento) risulta essere la meno colpita dalla crisi, grazie soprattutto allo stato di salute del settore delle pelli, cuoio e calzature. La provincia di Ancona segnala un calo più marcato per quanto riguarda la produzione  (-1,1 per cento), mentre il fatturato resta a livelli equivalenti a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Ascoli Piceno registra una diminuzione del -1,4 per cento per la produzione e del -0,3 per cento per il fatturato, mentre Pesaro denuncia un calo dei rispettivi indicatori pari al -1,8 per cento e al -1,3 per cento. Macerata, infine, segnala una contrazione più evidente della produzione  (-2,9 per cento), ma una diminuzione del fatturato leggermente più contenuta (-1,1 per cento).

A sostenere il sistema produttivo regionale è ancora il mercato estero, con una crescita del fatturato dovuto all’export dello 0,5 per cento, con le imprese energetiche (+4,1) e l’abbigliamento (+3,5) che registrano le migliori performance (+3,5) mentre quello delle macchine elettriche ed elettroniche è l’unico settore con il fatturato estero in calo (-3,9 per cento).

Secondo la “Giuria della Congiuntura” di Unioncamere le imprese marchigiane hanno ordini che garantiscono 6,3 settimane di produzione assicurata, che scende a 4,7 per le aziende artigiane.

da Unioncamere Marche

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 22 febbraio, 2012 
alle ore 11:23
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