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Loreto ha ospitato la 1° giornata del Lavoro delle persone con disabilità

DisabilitàIn tanti si sono ritrovati il 13 maggio a Loreto per dimostrare che “Insieme di può fare”. Questo era lo slogan della Giornata regionale del lavoro delle persone con disabilità, organizzata dalla Regione Marche – Assessorato ai Servizi sociali, con Legacoop, Confcooperative e il Comune di Loreto.


L’intenzione – ha affermato il presidente della Regione Gian Mario Spacca che ha partecipato all’evento – è promuovere l’attività e il lavoro delle persone con disabilità, facendo leva sul fatto che ogni uomo o donna costituisce una ricchezza per la comunità.

L’obiettivo ultimo è quello di investire su una società solidale che contempli la possibilità di lavorare con le persone con disabilità, attrici del proprio futuro, fruitrici ma anche produttrici di beni e servizi e quindi capaci, almeno in parte, di autosostenersi e di non continuare invece a ritenere che lo Stato e le istituzioni locali debbano limitarsi a coprire la spesa sociale, considerando le persone svantaggiate come un peso per la collettività“.

Da qui l’intento di far conoscere le realtà della cooperazione sociale e di farle incontrare con il mondo dell’impresa e delle categorie produttive, del sindacato e del terzo settore.

Spacca ha definito la cooperativa di tipo B oltre che “un’impresa di carattere etico e solidale, anche una straordinaria opportunità sotto l’aspetto economico e produttivo, non dimenticando il fatto che questo modello cooperativo crea lavoro per le persone con disabilità, ma anche occupazione e reddito“.

Nella sessione mattutina, dopo l’inaugurazione degli stand espositivi delle cooperative sociali, sono poi intervenuti esponenti della Confindustria regionale, di Alleanza Cooperative Italiane, di R.E TE. Imprese Italia e di CGIL CISL UIL.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla presentazione del progetto regionaleVita indipendente, mentre uno spazio è stato destinato al lancio di un Marchio-Impresa amica del lavoro disabile.

Il progetto Vita indipendente, in particolare – ha spiegato l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconia favore di persone con grave disabilità motoria, è diventato stabile e continuativo, con maggiori risorse e coinvolgendo ancora più utenti.

Attraverso un’assistenza personale autogestita si consente al disabile di superare il ruolo di mero fruitore di cure per diventare soggetto attivo della propria vita, valorizzando sia le condizioni umane che le residue capacità lavorative“.

Il “Marchio” dovrebbe invece costituire un “premio”, assegnato dalla Regione Marche a quelle imprese più sensibili e aperte a collaborare con il mondo della cooperazione sociale.

Lo stesso riconoscimento potrebbe essere assegnato a quelle istituzioni che siano un esempio per l’inserimento lavorativo o l’affidamento di servizi.

Nella sessione pomeridiana sono seguiti interventi del responsabile centro Italia di ITALIA LAVORO, dei rappresentanti della consulta regionale per la disabilità, del comitato Vita Indipendente nonché di una cooperativa sociale di tipo “B” e di un operatore del settore turistico sociale.

L’impegno della Regione Marche e dell’assessore Luca Marconi per garantire autonomia e piena dignità di vita alle persone svantaggiate è forte e costante.

“Non si tratta – ha affermato Marconi – di garantire risorse a fini essenzialmente assistenziali ma di comprendere che la spesa sociale, in continuo aumento per sostenere le persone con disabilità e la popolazione anziana e non autosufficiente, non sarà più sostenibile nel prossimo futuro se non si riuscirà a rivedere profondamente il sistema socio-sanitario.

La persona e la famiglia dovranno diventare principali attori nel sistema del welfare, potendo contribuire alla crescita dello Stato, prestando assistenza alle persone non autosufficienti, partecipando alla fase educativa dei figli, erogando servizi, producendo beni, facilitando quindi la revisione di un sistema previdenziale basato su un auto sostentamento e quindi favorendo l’abbattimento dei costi del sistema. Un investimento sulla prevenzione oggi equivale a una minore spesa socio-sanitaria nel futuro.

L’azione di coinvolgimento sarà rivolta quindi al mondo dell’impresa e delle categorie produttive ma anche alle istituzioni, cominciando dalla Regione Marche, dall’ASUR Regionale e dagli Enti locali per quanto concerne il minimo di affidamenti da garantire alle cooperative sociali di tipo B“.


dalla
Regione Marche

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Lunedì 14 maggio, 2012 
alle ore 18:42
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