Football americano: Dolphins Ancona, gara difficile contro Bologna
Gli Energy Building Dolphins Ancona tornano a giocarsi una partita ad eliminazione diretta, non accadeva dal 2005. Il percorso per arrivarci è stato per buona parte esaltante, con un imprevedibile rallentamento finale che ha fatto rivivere i fantasmi del recente passato, come l’indimenticabile rocambolesca esclusione dell’anno scorso.
Ma tutto è bene ciò che finisce bene e per una regular season che si conclude, c’è una post season alle porte da onorare. L’avversario è di indubbio livello: gli Warriors Bologna infatti sono i vice campioni d’Italia e approdano ai playoff con sole 2 sconfitte a carico: quella a Parma contro i Panthers nel kick off classic che ha inaugurato la stagione il 26 febbraio e quella di un mese fa, a Catania contro gli Elephants. In sostanza le uniche due squadre che sono arrivate davanti in classifica ai bolognesi.
Gli Warriors sono quindi imbattuti al Lunetta Gamberini, dove inoltre hanno giocato e vinto non più di tre settimane fa proprio contro i Dolphins Ancona, nella partita che si era conclusa 83 a 68. Anche questa settimana ci si aspetta un match dal punteggio molto alto con i due attacchi guidati dai rispettivi QB Eric Watt e Rocky Pentello che la faranno da padroni, ma con le difese che pur soffrendo per tutto il match sicuramente saranno l’ago della bilancia in quei pochi drive che riusciranno a stoppare prima che si trasformino in punti sul tabellone.
Partendo proprio dalla sfida di stagione regolare, bisogna sottolineare il fatto che i Dolphins erano proprio nel bel mezzo della tempesta chiamata “infortuni di massa”: si presentarono a Bologna con molte assenze in difesa, tra cui spiccava l’ormai recuperato Renzi, e con molti giocatori che pur scendendo in campo erano ben lontani dal loro stato ottimale di forma e che in alcuni casi, leggasi Marchini, non sono riusciti a concludere la partita con casco e paraspalle ancora indosso.
Per capire che differenze ci potranno essere con quella partita, chiediamo a coach Rotelli: “Innazitutto è totalmente diverso l’approccio mentale, se quello di tre settimane fa rappresentava un match con implicazioni comunque di classifica, che permettevano eventuali calcoli post risultato, qui c’è poco da calcolare. In settimana ho chiesto ai ragazzi quanti di loro avessero già esperienza di post season, le mani alzate sono state molto poche: non penso che questo sia del tutto un difetto, anzi io la vedo più come una spinta per mettersi definitivamente sulla mappa del football americano giocato in Italia, un’esperienza rara da sfruttare sin da subito. E questo spirito l’ho visto ben recepito anche negli allenamenti di questa settimana.”
“Da un punto di vista tattico – continua Roberto – ovviamente non possiamo stravolgere quelle che sono le nostre peculiarità, non mi aspetto una partita molto diversa nella sostanza rispetto a quella che è stata quella di regular season: continueremo a puntare sulla velocità della nostra difesa e offensivamente la nostra spread offence resterà tale, ma avremo rispetto a quella partita un Pagliaro in più per correre la palla e dare maggior equilibrio al nostro gioco”
Gli Warriors restano una squadra costruita per vincere il campionato, che fa affidamento tanto sulle indubbie qualità tecniche e atletiche dei suoi americani, quanto ad uno zoccolo duro formato da un nutrito numero di italiani, che non a caso sono già nel giro della nazionale, come i WR Panzani e Parlangeli, i DB Forlai e Biagini e tanti altri ancora.
Tutto partirà comunque dalle mani dei due QB: meglio dei 37 TD lanciati da Eric Watt hanno fatto solo in due, Marty degli Elephants e, appunto, Pentello che per il secondo anno consecutivo è riuscito a superare quota 50 (58 l’anno scorso, 53 quest’anno), unico in IFL. Unico anche ad avere una percentuale superiore al 60 per i passaggi completati (64.4%) tra i QB che hanno giocato 10 o più partite ed ovviamente primo con le sue 356 yards lanciate a partita.
Doug Rosnick continuerà ad essere il suo target principale, ma se i Dolphins vogliono avere una chance dovranno cercare in tutti i modi di diversificare il loro gioco, se non correndo, quantomeno mantenendo la difesa felsinea il più possibile onesta su più ricevitori: sarà intanto indispensabile avere un Marchini al 100% e poi coinvolgere anche ricevitori come Limitone o Renzi che a sprazzi hanno dimostrato durante la stagione una certa affidabilità.
Dall’altro lato della palla per i marchigiani, la chiave sarà quella di generare più turnover possibili: l’attacco degli Warriors con Walter Peoples e Jordan Scott su tutti è senza ombra di dubbio tra i meno arrestabili che si possano affrontare, il numero degli snap sarà altissimo e quindi la difesa si troverà a giocare tante azioni e sarà spesso sotto pressione, allentarla con qualche cambio di possesso, intercetto o fumble recuperato che sia, vorrebbe dire mettere quel mattoncino che alla fine potrebbe fare la differenza.
Per la seconda volta quest’anno Rosnick e Scott si ritrovano: i due sono amici dai tempi del college assieme (2007 e 2008) a Colgate, con la speranza che a fine partita questa volta il sorriso più smagliante sia quello di Doug. L’appuntamento è al Lunetta Gamberini di Bologna, per sabato 9 giugno, ore 21: wild card game, è tempo di playoff, Warriors Bologna vs. Energy Building Dolphins Ancona.
da Dolphins Ancona
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