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La Commissione Ecos chiama tutti paesi d’Europa alla sfida della longevità attiva

Commissione Ecos a JesiAffrontare le sfide della longevità delle popolazioni è uno degli obiettivi della strategia Europa 2020. Dal momento che le autorità locali e regionali sono i principali fornitori dei servizi alle persone anziane per assicurare a queste una vita dignitosa, il loro coinvolgimento diretto in ogni dibattito Ue ed azione politica sulla longevità attiva è cruciale e gioca un ruolo importante nell’aumento della coesione sociale, economica e territoriale“.


Questo, in sintesi, il monito che attraverso una risoluzione, la Commissione Ecos (politica ed economica sociale) del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea lancia a tutti i Paesi aderenti, da Jesi, la città scelta per il suo seminario esterno annuale focalizzato sul tema della Domotica e della longevità attiva.

Siamo molto soddisfatti del contributo strategico apportato da questo seminario su un fronte fondamentale come quello dell’invecchiamento attivo – ha detto Arnoldas Abramavicius, sindaco di Zarasay (Lituania) e presidente della Commissione Ecos – ed è importante che lanciamo questo messaggio proprio da qui dalle Marche, uno dei laboratori europei più interessanti e dinamici per le politiche per l’active aging, uno spazio di sperimentazione in cui si stanno portando avanti esperienze importanti di ricerca e di innovazione sociale, tecnologica e amministrativa”.

Oggi, ad aprire i lavori della seconda giornata è stato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca: “L’Europa ha dedicato il 2012 dedicato all’ active ageing e questo tema sta diventando centrale non solo nella riflessione europea ma anche mondiale: l’Oms che nel suo ultimo meeting ha evidenziato la rilevanza dell’argomento.

Il programma strategico Europa 2020 in particolare si basa su tre priorità: crescita intelligente, sostenibile e sociale-inclusiva, mentre il programma Horizon 2020 è uno strumento essenziale per la ricerca e l’innovazione e per attuare le iniziative di Europa 2020“.

Spacca ha quindi presentato alla Commissione Ecos la “case history” della Regione Marche che ha deciso di fare di questo tema l’azione centrale di governo di questa legislatura.

Horizon 2020 – ha proseguito – si incentra sull’innovazione e noi marchigiani abbiamo una innata vocazione ad interpretare questo tema perche siamo la regione più industriale d’Italia e la decima in Europa.

Questo è fattore di forte spinta per la ricerca e l’innovazione. Longevità attiva significa aumentare per tutti noi la speranza di vita“.

Questo indicatore che misura anche la qualità dell’esistenza ha ancora una volta primato nel nostro paese, l’Italia e nella nostra regione che con Ile de France e la Comunidad de Madrid condivide con 82 anni e 3 mesi il record dei territori più longevi del mondo.

Per questo motivo – ha detto ancora Spacca – nella nostra regione il tema della longevità è molto sentito.

Nel prossimo futuro gli scienziati affermano che potremmo arrivare a 120 anni e la questione che si pone è: come affrontare questo invecchiamento della popolazione che pesa enormemente sul nostro sistema di welfare?

Un ragazzo di 20 anni costa al sistema sanitario 600 euro l’anno, un ultra 65enne ne costa 5.000, un ultraottanetenne ancora di più anche se standardizzare il suo costo non è possibile.

Per i bilanci delle Regioni il peso economico è eccessivo. Abbiamo quindi cercato di trasformare questa minaccia in una opportunità lavorando sui fattori della conoscenza, sulle smart specialisation, sviluppo dell’intelligenza.

Abbiamo sollecitato tutta nostra comunità a riflettere e a proporre soluzioni“.

La strategia delle Marcheha sottolineato Spacca – si fonda su alcuni punti forti. Abbiamo l’unico ospedale nazionale specializzato nella ricerca e cura degli anziani e la Fondazione Italia Longeva nata proprio qui grazie alla collaborazione con il Ministero della Salute, ha guadagnato il supporto europeo e nazionale con progetti e risorse.

Il progetto più interessante è quello per la “casa intelligente” che impegna la regione a creare un network nazionale sull’active ageing.

Gli obiettivi sono sviluppare le conoscenze in funzione di una persona che ancora è in grado di organizzarsi la propria vita, creare un laboratorio in cui fare prototipi e creare attorno al laboratorio un villaggio basato sul social housing dove queste sperimentazioni vengono applicate e offerte direttamente ai longevi.

Per realizzare tutto ciò abbiamo chiamato a raccolta tutte le imprese delle Marche che si sono messe subito al lavoro per ripensare i loro prodotti in questa nuova chiave“.

In mattinata anche il Ministro dell’Università della Ricerca Francesco Profumo ha voluto mandare i suoi saluti tramite una lettera: “Prendere parte a questi processi significa produrre valore sociale, nel breve come nel lungo periodo, e costruire un modello sociale inclusivo, che risponda ai bisogni di categorie portatrici di interessi deboli, e coinvolga nella soluzione dei problemi le migliori intelligenze della nostra società, dall’università ai settori industriali più avanzati.

Ringraziamo dunque le Marche e il presidente della Regione Gian Mario Spacca per l’iniziativa intrapresa. Viviamo in Europa e in Italia un periodo di difficoltà. Non lo neghiamo.

Tuttavia, di fronte alle necessarie scelte di spending review, dobbiamo imparare a destinare i fondi a disposizione verso quei progetti che abbiamo ricadute sul piano economico, ma soprattutto sociale e umano.

In tal senso, a mio avviso, va il dibattito a livello governativo ed europeo sul futuro delle città e in questo contesto si inserisce anche tutto quanto si sta sviluppando nel settore della domotica per l’invecchiamento.

Il protocollo firmato qualche settimana fa tra la Regione Marche e il MIUR serve proprio per concretizzare iniziative quali lo sviluppo progettuale di un distretto ad alta tecnologia nell’ambito della longevità attiva e della domotica per l’Ambient Assisted Living“.

SCHEDA TECNICA
Alcuni esempi concreti di “smart object” su cui le aziende lavorano: rilevatori di presenza, un cassetto di un mobile dotato di sensore di apertura, un sistema motorizzato per l’accesso in sicurezza a scomparti non facilmente accessibili di una cucina, un piccolo o grande elettrodomestico, una porta dotata di contatto d’apertura, una scarpa con soletta provvista di sensori e/o transponder rfid, un tappeto con sensore di pressione, un letto opportunamente accessoriato, un qualsiasi oggetto domestico dotato di transponder rilevabile da antenne distribuite nella casa, un contenitore con identificatore di cibi per frigoriferi, un dispensatore di medicine, un rilevatore di apertura di rubinetti, un misuratore di consumi di gas, misuratori di assorbimenti di corrente associati alle varie prese elettriche, un capo di vestiario dotato di opportuna etichetta (lavabile) identificabile tramite un’antenna rfid, cioè in definitiva qualsiasi oggetto associabile al concetto di “internet delle cose” (internet of things).

dalla Regione Marche

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Martedì 26 giugno, 2012 
alle ore 14:39
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