Criptovalute: quali previsioni per Bitcoin nel 2022 secondo gli esperti?
Investire in Bitcoin nel 2022. Quali piattaforme per investire su Bitcoin

Si prospetta un 2022 ricco di novità per i mercati finanziari. In particolare per quanto riguarda il Bitcoin, l’ultima flessione del token, ad esempio, venutasi a creare in seguito al divieto di operare con le valute digitali imposto dal governo cinese, ha messo seriamente in crisi il valore di questo crypto-asset, causando non pochi scossoni al mercato.
Ma nell’anno nuovo, come ha recentemente twittato l’analista di Bloomberg Mick McGlone, BTC potrebbe raggiungere quota 100.000 dollari. McGlone, che in Bloomber ricopre la carica di senior commodity strategist presso il dipartimento di ricerca, ha dichiarato di intravedere, nel dilagare di spinte deflazionistiche che mettono in crisi le valute fiat, una spinta verso i token digitali e l’oro.
Sebbene questa previsione possa forse essere considerata un po’ troppo ottimistica, sembra però che anche gli Stati Uniti siano decisi a varare una serie di regolamentazioni nei confronti del settore criptovalutario dopo il recente ban del governo cinese. Bitcoin, dopo aver attraversato un periodo di forte incertezza proprio in seguito all’ostilità messa in campo da Pechino, sembra aver recuperato ora una certa stabilità, tanto che il sentiment di mercato nei confronti di questo token appare positivo.
Investire in Bitcoin nel 2022
Ad oggi, per investire in bitcoin è possibile adottare principalmente due differenti strategie, da valutare a seconda della propria propensione al rischio e all’orizzonte temporale di riferimento. Si può scegliere di acquistarli presso un exchange, oppure fare trading su di essi. Tutti i migliori exchange offrono BTC all’interno del loro listino, con la possibilità di mantenerlo all’interno di un cosiddetto portafoglio elettronico, denominato wallet, per un periodo di tempo variabile (ma in genere abbastanza lungo). Al contrario, gli utenti che si orientano verso il trading online, hanno a disposizione un orizzonte temporale più limitato.
Soprattutto se si ha intenzione di fare trading su Bitcoin, però, è opportuno tenere in considerazione che, proprio come tutte le altre criptovalute, anche la più famosa al mondo sconta una forte volatilità che può mettere a rischio il capitale degli investitori.
Quali piattaforme per investire su Bitcoin
Chi decide di investire in Bitcoin facendo trading su di esso ha la necessità di avvalersi di una piattaforma dedicata. Ne esistono moltissime, tuttavia è essenziale affidarsi solo a broker riconosciuti e in possesso delle principali certificazioni internazionali, come la licenza CySEC (valida per l’Europa) e quella rilasciata dalla Consob per il mercato italiano. Una volta trovata una piattaforma sicura, è necessario verificare che essa includa Bitcoin nella sua offerta di asset e le modalità con le quali consente di fare trading sul token.
Per iniziare a investire bisogna poi procedere alla registrazione: basterà inserire i propri dati personali e sottoporsi alla procedura di verifica (necessaria perché in questo modo il broker ha la possibilità di accertarsi che non si abbiano intenzione fraudolente). Poi, la maggior parte delle piattaforme richiederà di effettuare un primo versamento di denaro, che servirà per cominciare a investire. Questa cifra è, in genere, variabile a seconda dell’operatore: si va da qualche decina a qualche centinaia di euro. Molto utile, poi, è verificare se il proprio broker offre la possibilità di usufruire del conto demo gratuito. Si tratta di una funzionalità particolarmente apprezzata dai trader che consente di imparare a investire senza rischiare di perdere subito tutto il proprio capitale. All’interno del conto vi è depositata una cifra virtuale ma che si può utilizzare per effettuare investimenti: l’obbiettivo è quello di fornire una sorta di palestra per gli utenti alle prime armi.
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