Impianti a biogas, approvata mozione per la sospensione degli atti autorizzativi
Approvata martedì 11 settembre in Consiglio Regionale, con il mio voto favorevole, una nuova mozione che chiede la sospensione degli atti autorizzativi per la realizzazione degli impianti a biogas quale forma di autotutela amministrativa: l’Assessore all’Ambiente se ne faccia carico e non mortifichi ancora l’espressione dell’ aula e le richieste dei cittadini.
Perchè, al contrario di quanto afferma l’Assessore, che si rifugia dietro i tecnici, la questione è meramente politica. I pronunciamenti dell’Assemblea Legislativa sono indirizzi politici che l’Assessore non può disattendere, sono indirizzi che, con la struttura tecnica a disposizione, deve interpretare. Vieppiù alla luce della spada di Damocle della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge regionale sulla VIA. Anche oggi in aula l’assessore ha ripetuto il ritornello del burder sharing, ma gli obiettivi si raggiungono con politiche mirate, condivise, non con l’arroganza. Si al biogas, ma a piccole centrali, che utilizzano veramente gli scarti di produzione, che utilizzano liquami di allevamenti a filiera cortissima. Centrali di piccola taglia che possono dare luogo anche a soluzioni cogenerative e teleriscaldamento, che può essere attivato già a 100Kwe di potenza. Così si aiuta realmente l’agricoltura e si ottimizza un intero ciclo produttivo.
Un Governo regionale che si contraddistingue su molti settori: una riforma sanitaria necessaria e coraggiosa che ci ha portati in una posizione di forza al tavolo delle trattative con il Governo, una politica di internazionalizzazione che supporta positivamente le nostre imprese all’ estero, la capacità di essere protagonisti nei finanziamenti europei con i progetti sulla longevità e la strategia della MacroRegione. Ma nella vicenda delle centrali biogas ho visto solo mediocrità ed arroganza e il rischio, reale, che nessuna di queste centrali, vedrà infine luce, per la difficoltà di reperire materie prime e per i numerosissimi contenziosi aperti sul territorio e le richieste di sospensiva avanzate al TAR. E allora il ritornello del burder sharing suonerà vuoto e vano e i nostri obiettivi da raggiungere, in materia di energie rinnovabili, saranno sempre più lontani. Grazie alla superficialità e all’arroganza di chi non ha svolto il suo ruolo.
da Paola Giorgi
consigliere regionale
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