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Erosione costiera, l’intervento dell’assessore di Montemarciano Luigi Como

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La spiaggia erosa di Montemarciano“Come Assessore alla difesa della costa sento il dovere di fare alcune puntualizzazioni sulla questione. L’erosione è frutto di componenti naturali e di interventi umani. In entrambi i versanti è oggi praticamente impossibile intervenire: sul primo aspetto per ovvi motivi, sul secondo per l’inattuabilità del ripristino del territorio, in particolare della foce del fiume Esino, alle condizioni in cui si trovava prima che il problema sorgesse”.


Così esordisce l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Montemarciano, Luigi Como, il quale continua: “Non potendolo fare sulle cause, ciò che possiamo è quindi tentare di agire sugli effetti. Nel corso degli anni numerosi sono stati gli interventi realizzati in tal senso: alcuni si sono rivelati abbastanza efficaci, altri hanno deluso. Tutti sono stati attuati, in maniera diretta o indiretta, dalla Regione, cui spetta il compito della difesa della costa. Numerosi professionisti hanno studiato il problema, proponendo e realizzando le soluzioni che ritenevano più idonee. I momentanei successi hanno incoraggiato le Amministrazioni che si sono succedute: d’altra parte gli insuccessi hanno mostrato in tutta la loro evidenza che per fenomeni simili non esistono forse modelli riproponibili.

Troppe sono le variabili, troppe le condizioni locali e particolari, troppe le incognite. Inoltre non va dimenticato il fattore economico. L’Italia è purtroppo il paese dell’eterna emergenza. Investire sulla prevenzione a qualunque livello è spesso impossibile, e se da un lato ciò è stato determinato dai cronici problemi di bilancio, aggravati oggi da una crisi che ci sta riportando indietro di decenni, va pure ricordato che purtroppo c’è sempre stato chi ha alimentato il qualunquismo della “spesa inutile” quando i soldi dovevano essere destinati ad opere indispensabili ma di cui non erano immediatamente percepibili i benefici. Anche per questo credo che a livello regionale siano stati spesi negli ormai due decenni trascorsi dall’insorgenza della questione più soldi di quanti ne sarebbero occorsi per fronteggiare l’erosione a nord dell’Esino in un’unica, preventiva e forse definita soluzione. Così non è stato, e non si può tornare indietro. Ciò che possiamo fare è però continuare e se possibile migliorare la lotta, con le armi di cui disponiamo: soldi (sempre meno, purtroppo) e scienza (sempre più, per fortuna).

E proprio sul versante dell’impegno economico mi chiedo: perché, ad esempio, la Regione non sblocca subito i circa 800mila euro già finanziati per le scogliere e non riguardanti le indagini che la magistratura sta svolgendo nei confronti della ditta esecutrice degli ultimi lavori? Parliamo di cifre importanti, di soldi che potrebbero essere utilizzati subito per fronteggiare l’emergenza: eppure sono illogicamente fermi. L’evento meteorologico dei giorni scorsi è stato di portata eccezionale ma purtroppo tali eventi straordinari stanno diventando molto frequenti, probabilmente anche a causa dei noti cambiamenti climatici in corso; per questo i lavori dovrebbero procedere con maggior speditezza e la Regione dovrebbe essere molto più attiva e presente di quanto finora dimostrato.

E’ a questo punto indispensabile riaffermare che la difesa della costa spetta alla Regione: il Comune non ha competenza specifica in materia e l’apposito Assessorato comunale è lo strumento con cui l’Amministrazione dialoga su tale questione con l’organismo regionale. Il sottoscritto ritiene in tal senso di avere pienamente adempiuto ai propri doveri essendosi rapportato, ovviamente d’intesa e congiuntamente con il Sindaco, in maniera pressante e continua con tutti gli Assessori competenti e i Dirigenti degli uffici preposti che si sono susseguiti in Regione nell’ultimo quinquennio.

La cittadinanza intera e soprattutto quanti hanno investito in attività produttive nel lungomare hanno diritto a maggior attenzione e noi abbiamo costantemente riportato in maniera forte le loro giuste rimostranze agli organi competenti. Specie in un momento economico difficile quale quello attuale le poche imprese operanti devono sapere se la Regione crede che il nostro lungomare, come noi riteniamo, abbia diritto di vivere. Chiarito per l’ennesima volta l’ambito delle rispettive responsabilità e competenze: ora, alcune considerazioni. A distanza di quattro anni continuiamo a chiederci quale fu il senso della visita nel 2009 del sottosegretario all’ambiente del Pdl On. Menia su invito dell’allora candidato sindaco Grilli.

Premesso che spero di non assistere ad una scena simile nella prossima campagna elettorale da parte del futuro candidato sindaco della destra, raccontiamo i fatti: all’On. Menia vennero esposte dal candidato stesso le problematiche del nostro lungomare e il sottosegretario si disse pronto a far intervenire il governo, data l’evidente gravità della situazione. Poi Grilli perse le elezioni e l’aiuto del governo Berlusconi, chissà perché, divenne lettera morta: come se il problema meritasse più o meno attenzione a seconda della rappresentanza politica locale. Ho la convinzione che il compito di quella visita fosse semplicemente buttare nuove chiacchiere e propaganda su una discussione che ha invece bisogno di fatti. Grilli sa bene che l’amministrazione comunale non ha alcuna – ribadisco, alcuna – responsabilità specifica sulla vicenda: per questo rimando al mittente la sua dichiarata stima personale nei miei confronti unita alla richiesta di dimissioni. Non si stima chi si ritiene stia operando male, né dunque si chiede le dimissioni di chi sta operando bene. L’Amministrazione è sempre stata aperta al confronto e al dialogo con chi aveva ed ha argomenti seri da presentare: ma ritengo che l’opposizione abbia spesso trovato più conveniente un approccio demagogico. Compito dei politici non è quello di mostrare, magari platealmente, i problemi: quelli la gente li vede da se. I politici dovrebbero indicare soluzioni: se ne sono capaci.

Alla cittadinanza do infine appuntamento al 26 novembre ed al 3 dicembre prossimi quando, dalle 16.00 alle 18.30, avrò il piacere di incontrare presso il Centro Sociale di Marina di Montemarciano chiunque (e spero siano in molti) volesse chiarimenti sulla questione costiera: ovviamente avrò con me tutta la documentazione originale attinente”.

dal Comune di Montemarciano

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Lunedì 18 novembre, 2013 
alle ore 13:06
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