Ancona: al via il monitoraggio della frana
Da oggi è in funzione il sistema di monitoraggio profondo della frana di Ancona.
Il sistema si basa su tre colonne multiparametriche DMS della profondità di 100 metri ciascuna, posizionate nel centro del corpo di frana, con lo scopo di misurare i movimenti profondi e prevenire la ripercussione in superficie con alcune ore di anticipo.
La strumentazione sarà in funzione 24 ore su 24, sotto il controllo di un gruppo di tecnici specializzati con base operativa nella sede contrale del Comune.
Con questo sistema è possibile tenere costantemente sotto controllo tutti i possibili spostamenti del terreno nell’area in frana e, all’occorrenza, allertare gli abitanti – 64 famiglie alle quali l’Amministrazione sta rilasciando l’agibilità- con un significativo anticipo rispetto ai movimenti di superficie.
I tecnici del Comune stanno effettuando i test di trasmissione che dureranno alcuni giorni, dopodiché il monitoraggio profondo opererà “in automatico”.
Si ricorda che il sistema di monitoraggio adottato dal Comune di Ancona e- unico altro caso- dall’università norvegese di Trondheim preposta al controllo della complessa e pericolosa frana di Ackness, è ritenuto dagli esperti una formula assolutamente efficace perchè consente agli abitanti della zona in frana di convivere con il fenomeno in condizioni di totale sicurezza. Accanto al monitoraggio profondo, avviato come detto in data odierna, è operativo da tempo il monitoraggio superficiale integrato di alta precisione, gestito e controllato dai tecnici comunali. Il sistema è completamente automatizzato, composto da sette stazioni robotiche, sette stazioni di riferimento Gps doppia frequenza, ventisei stazioni di monitoraggio Gps singola frequenza, appositi software per la gestione della strumentazione, l’analisi dei dati e la gestione degli allarmi in caso si registrino movimenti franosi dell’area, anche di lieve entità. Gli strumenti di controllo sono stati installati in parte sull’area e sugli immobili di proprietà pubblica o di interesse pubblico, in parte sugli immobili di proprietà privata, in parte in zone limitrofe all’area colpita.
“Il raggiungimento di questo importante obiettivo- l’attivazione del monitoraggio profondo dell’area in frana– sottolinea l’assessore a Frana e Protezione civile, Sandro Simonetti– è per questa Amministrazione motivo di grande soddisfazione. Oggi siamo consapevoli della validità di una scelta presa anni or sono: convivere con un fenomeno che è oggi è possibile controllare in condizioni di massima sicurezza , anziché indurre i cittadini ad abbandonare le proprie case ed una intera area strategica e di grande interesse paesistico.”
Dal Comune di Ancona
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