Rivolta a Montacuto, via la direttrice e il comandante della polizia penitenziaria
Dopo gli incidenti nel carcere anconetano di Montacuto, il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Franco Ionta ha rimosso dai propri incarichi la direttrice del carcere Santa Lebboroni e il Comandante della Polizia Penitenziaria Gerardo D’Errico. La decisione è giunta nel pomeriggio del 13 dicembre. La rivolta esplosa lo scorso 9 dicembre per problemi di sovraffollamento e mancato riscaldamento della struttura era partita da un gruppo di una ventina di reclusi armati di lamette ed aveva visto alcune celle incendiate e danni ingenti, ma nessun ferito né tra gli agenti né tra i detenuti. Detenuti ed agenti che ora avrebbero avviato una raccolta di firme per chiedere che la direttrice Lebboroni non venga allontanata.
Ionta aveva visitato la struttura nei giorni immediatamente precedenti la rivolta. Ora la Lebboroni, che ha guidato Montacuto per vari anni, e D’Errico tecnicamente sono a disposizione del Provveditorato Regionale, in attesa di eventuali nuove destinazioni.
La notifica del provvedimento è giunta nella stessa giornata in cui il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e il Garante regionale dei diritti dei detenuti prof. Italo Tanoni hanno effettuato una visita nel carcere di Montacuto, sottolineandone i problemi di sovraffollamento. In questa stessa occasione, Gramillano ha auspicato come possibile parziale soluzione l’utilizzo del carcere di Barcaglione, che ora ospita solo 35 detenuti a fronte dei 180 posti disponibili.
Di Rossella Favi
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