Si è aperta ad Ancona, nei capienti locali della Mole Vanvitelliana, la mostra di Valeriano Trubbiani. Contiene sculture in rame e in bronzo in grande maggioranza, ma anche disegni e pirografie dal 1965 al 2008.



Il curatore Enrico Crispolti ha detto nella sua presentazione che Trubbiani ha fatto altre mostre ad Ancona e altre potrà farne ma nessuna sarà come questa, perché divisa in 20 ambientazioni ognuna delle quali contiene opere di un particolare periodo dell’artista: Macchine belliche, Mare, corazzate e Federico Fellini, T’amo pio bove, Stati d’assedio, Ponti (quest’ultima serie presentata per la prima volta al Premio Salvi di Sassoferrato) ecc…

“Sequenze teatrali” definisce con indovinata immagine Antonio Luccarini l’interessante allestimento degli architetti Massimo Di Matteo e Mauro Tarsetti.

Trubbiani, visibilmente commosso, ha ringraziato Ancona per averlo accolto al suo arrivo da Macerata dove aveva insegnato all’Accademia di Belle Arti. Ad Ancona Trubbiani ha svolto gran parte della sua attività di scultore ed ha lasciato opere importati come “Mater Amabilis” in piazza Pertini ed il sipario metallico al Teatro delle Muse.

Trubbiani ha collaborato con il Premio Nazionale di Poesia “Spiaggia di Velluto“ creando per il concorso stesso nel 1982 una suggestiva acquaforte con una agguerritissima nave che ha nella ciminiera la testa di un palmipede.

Il Maestro è intervenuto a Senigallia alla cerimonia di premiazione del Concorso per ritirare la medaglia d’Oro della Amministrazione Comunale.

La mostra di Ancona intitolata “De rerum fabula” proseguirà fino al 17 marzo.

di Associazione Culturale La Fenice