Il Pungitopo
Legambiente Marche e il suo circolo ‘Il Pungitopo’ di Ancona dicono basta alla politica basata unicamente sulle emergenze: la costa va difesa con una pianificazione adeguata. La priorità non è certo quella di posizionare scogliere di fronte al Conero dopo l’ultima mareggiata ma bensì di arrivare all’adozione finale del Piano del Parco a cui far riferimento per tutte le esigenze e non solamente per soddisfare interessi particolari.
Ma la variante ipotizzata dall’Ente Parco del Conero ( per eliminare il divieto di posizionare scogliere) ne rallenterà invece l’iter generando confusione anche sulla politica del Parco.
Infatti gli interventi a mare rientrano nelle competenze della Regione Marche con il piano di gestione integrata delle aree costiere approvato definitivamente nel 2005 con il contributo dei Comuni interessati (Sirolo e Numana inclusi). Quest’ultimo garantisce una visione complessiva della questione che, per il suo dinamismo e complessità, non può essere gestita localmente o prazialmente senza valutazioni ampie sugli effetti di qualsiasi intervento umano.
Il Piano del Parco vigente vieta nel tratto meridionale del parco la realizzazione di scogliere. Questa norma però – va ribadito per assoluta chiarezza e rispetto della verità e delle responsabilità – è stata inserita come prescrizione dal Consiglio regionale Marche in sede di approvazione definitiva. Essa quindi esprime una scelta politica fatta dall’Ente Regione Marche titolare delle competenze in materia. Appare pertanto conseguente che qualsiasi modifica di tale norma non possa avvenire senza l’esclusiva determinazione del soggetto regionale.
Infine le emergenze – come quelle lamentate dai Comuni di Sirolo e Numana – rappresentano un segnale di allarme preoccupante sulla gestione del territorio. In questo senso sarebbe grave continuare ad insistere su scelte già rivelatesi inefficaci o dannose o peggio continuare ad affrontare queste problematiche sull’onda dell’emotività e dell’urgenza senza invece definire una strategia seria ed efficace, basata su studi e che valuti attentamente tutti i risvolti, gli impatti sulle esigenze della comunità ma anche sull’ambiente naturale.
Comunicato stampa Legambiente – 20/03/2008



















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