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Proseguono le iniziative culturali promosse dal Museo Diocesano di Jesi

JesiSabato 7 novembre il Museo dedica alla musica per liuto del Seicento Europeo un’importante iniziativa. Presso la sala teatro di Palazzo Ripanti Nuovo, alle ore 18.00, il musicista Massimo Biancamano eseguirà in anteprima regionale un’interessante repertorio solistico dedicato alla musica liutistica barocca. Il fascino dello strumento musicale più noto del Seicento e la modulazione di melodie del passato si offriranno insieme in un’occasione unica nel suo genere.



Insolito strumento per il nostro secolo, il liuto fu tanto diffuso nel Seicento da essere più volte raffigurato nei dipinti che arricchiscono gli interni delle chiese jesine e non solo. Schiere di angeli musicanti con liuti ed altri strumenti musicali dell’epoca coronano alcuni dei dipinti che nello stesso Museo Diocesano possono essere ammirati (Claudio Ridolfi, Il martirio di San Lorenzo, sec. XVII).

I primi trent’anni del Seicento hanno dato origine ad un importante cambiamento nella storia del liuto e della musica liutistica. In questo periodo i liutisti e i maestri liutai hanno lavorato a un nuovo sviluppo dello strumento e alla ricerca del suono ideale “perfetto”. A differenza dei loro predecessori, influenzati dalla polifonia vocale del loro tempo, i liutisti-compositori del XVII secolo abbandonarono lo stile contrappuntistico, tipico della “Fantasia”, a favore di un nuovo stile caratterizzato da raffinate danze. Queste danze provenienti da ogni angolo d’Europa venivano assemblate in modo da formare una suite.

La suite di Johan Anton Graf Losy (1650-1720) proposta in questo programma, evidenzia la nascente capacità della musica di cultura asburgica di unire precise architetture sonore alla cantabilità della melodia. I brani dedicati alla musica francese di Robert De Visée (1650-1732) introducono in un contesto musicale di diverso stile, in cui la melodia rarefatta si arricchisce di infinite sfumature, miniature capaci di coniugare delicatezza e passione, spiritualità ed estetica.

L’iniziativa si pone al seguito del primo evento che ha inaugurato la stagione invernale del Museo Diocesano nel mese di ottobre: la mostra fotografico-documentaria dedicata alla figura di Ottaviano Ottaviani. La mostra, che ha già ricevuto un positivo riscontro di pubblico, si concluderà domenica 8 novembre. Prossimo appuntamento nel mese di dicembre: mostra dedicata a Padre Eugenio Azzocchi in occasione del trentennio dalla sua morte, in collaborazione con i PP. Carmelitani del Santuario di Santa Maria delle Grazie.

Da Katia Buratti

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Giovedì 5 novembre, 2009 
alle ore 14:05
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