Le frazioni di Ghettarello e Sappanico sono a rischio frana. Da ormai troppo tempo i residenti di questi due quartieri periferici di Ancona, una volta “aree felici” della città, convivono con la situazione di grave dissesto idrogeologico che lentamente sta provocando ingenti ed onerosi danni a strutture pubbliche e private (strade, abitazioni).



Il lento ma continuo movimento franoso del terreno ha costretto molti abitanti della zona a mettere fondo ai propri risparmi per cercare in un qualche modo di correre ai ripari attraverso interventi tecnici di monitoraggio e ristrutturazione dei propri immobili. Gli edifici interessati si contano a decine e la protesta dei residenti si è fatta sentire in maniera decisa, soprattutto nelle ultime settimane. Tutto ciò, come sempre, nell’inerzia dell’Amministrazione comunale che ad ogni riunione di quartiere, soprattutto in prossimità delle elezioni, promette un intervento che mai è stato realizzato.

Eppure tutto il territorio anconetano, per la sua natura argillosa, è soggetto ad un movimento franoso.

A nulla, a quanto pare, è valso quanto di tragico è accaduto nel 1982. A niente, poi, è servito il recente monito dell’Ordine dei Geologi delle Marche, i quali, riferendosi al rischio idrogeologico di molte aree della nostra regione hanno dichiarato come, al più presto, sia necessario un tavolo di concertazione con le amministrazioni locali finalizzato all’organizzazione di “un controllo monitorato preventivo” e alla “riduzione del rischio”.

Si dovrebbe dunque attuare un piano di monitoraggio sia nella zona del Ghettarello sia in quella di Sappanico e si dovrebbe sostenere anche economicamente le tante famiglie anconetane interessate da tale problema. Si deve insomma essere vicini al cittadino e non lasciarlo solo come avvenuto sino ad ora.

In questo senso ho presentato al Presidente della II Circoscrizione  che verrà discussa nel prossimo Consiglio.

Da Marco Ausili – Consigliere PDL della II Circoscrizione