Sviluppo della Regione Marche e agricoltura: futuro comune?
Passa da Ancona il futuro della green economy regionale? La risposta è sì: rurale è bello, anzi utile, anzi necessario. Ecco il risultato della conferenza dal titolo “Sviluppo regionale e agricoltura: un futuro comune?” svoltasi in Ancona presso il salone della Loggia dei Mercanti venerdì 18 dicembre nel quadro delle iniziative collegate al PSR – Programma di Sviluppo Rurale delle Marche 2007-2013.
Da un luogo simbolo della città e del suo centro è emerso, attraverso il lavoro di esperti di economia, territorio e ambiente, un segno controcorrente, o meglio il tracciato virtuoso che l’indirizzo della Comunità Europea, della Regione e le mutazioni socio-economiche planetarie hanno reso necessario e desiderabile.
L’incontro è stato aperto dal saluto dell’assessore all’Agricoltura Paolo Petrini “Ringrazio i partecipanti molto qualificati intervenuti a questa giornata – ha detto Petrini- e gli assessori Benatti e Badiali che hanno voluto essere presenti alla conferenza. Non sarà un bilancio quello di oggi ma la base per le azioni dei prossimi anni, la nostra risposta alle sollecitazioni derivanti da una valanga di cambiamenti imprevedibili in tutti i settori. Tutelare le nostre produzioni e il nostro capitale umano è essenziale per lo sviluppo futuro. Con l’incontro di oggi vogliamo individuare le migliori soluzioni e gli strumenti più adatti per sostenere il mondo agricolo in tutte le sue articolazioni”.
Il messaggio emerso dagli interventi è stato unanime: le Marche devono affrontare il cambiamento. E’ tempo di aggiungere alle grandi capacità imprenditoriali, di creatività, d’alto artigianato, una qualità che è sotto gli occhi di tutti. La bellezza dei territori, la qualità delle campagne, delle produzioni agricole che sono la vera ricchezza incommensurabile e vitale delle Marche. C’è però bisogno di un cambio generazionale e di sostegno al mondo dell’agricoltra.
“E’ il compito della Comunità Europea – dichiara Felice Adinolfi docente dell’Universita di Bologna (Policy Department Parlamento Europeo) – affrontare e coordinare fenomeni legati a dinamiche internazionali e alla gestione delle risorse. Piccole realtà economiche di qualità, come quelle marchigiane, vanno salvaguardate con strumenti dedicati capaci di contrapporsi a turbolenze economiche altrimenti impossibili da fronteggiare. Questo argomento dovrà essere un punto fondamentale della futura discussione a livello europeo. Reciprocità quindi, innalzamento degli standard qualitativi ma nel rispetto delle piccole produzioni locali e della loro salvaguardia”.
Ricca di dati statistici e sollecitazioni la panoramica sui punti di forza e di debolezza della regione presentata da Andrea Arzeni, responsabile INEA Marche.
“Gli scenari europei prospettano, per agricoltura e sviluppo rurale, un ruolo non solo economico ma di integrazione trasversale rispetto ad altre attività in una visione che coinvolge ambiente, territorio, società nel suo insieme. Punti chiave dello sviluppo regionale saranno– sostiene ancora Arzani - la competitività delle aziende e la sostenibilità nel rispetto delle risorse, la scelta dell’impresa da specializzare o diversificare in relazione al territorio e alla filiera. Tutto ciò allo scopo di rendere sostenibile economicamente l’attività, sia in presenza di un sistema produttivo e specializzato locale, sia in presenza di una filiera di processo produttivo slegato da un territorio specifico. Probabilmente sarà utile puntare sui soggetti che meglio possano sostenere gli obiettivi auspicati”.
A concludere i lavori della mattinata la tavola rotonda con i rappresentanti delle categorie di settore, del sindacato e del mondo bancario. Un ulteriore momento di confronto su temi pratici e contingenti del mondo agricolo a cominciare dalla destinazione dei fondi regionali e dal loro più proficuo utilizzo.
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