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Jesi: si al nuovo statuto dell’azienda servizi alla persona

Il sindaco Fabiano Belcecchi ha comunicato ai colleghi della Vallesina l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Jesi, del nuovo statuto dell’Azienda pubblica servizi alla persona così come varato all’unanimità dal Comitato dei sindaci stesso.


Nella lettera Belcecchi ha invitato gli altri primi cittadini a fare in modo che ciascun Comune adotti lo schema di statuto entro la prima decade di aprile al fine di consentire la sollecita prosecuzione dell’iter costitutivo, così come previsto dalla legge regionale.

“Colgo l’occasione – ha rimarcato il Sindaco – per sottolineare la straordinaria importanza dell’adempimento al quale sono chiamati tutti Consigli comunali: questo territorio, dopo 7 anni di lavoro, ha finalmente la concreta possibilità di concludere un percorso in linea con il Piano Sociale 2008/2010 e all’avanguardia rispetto all’intera Regione Marche”.

In base agli studi elaborati dall’Università Politecnica delle Marche, la gestione centralizzata delle quattro aree – anziani, disabili, disagio sociale e minori – permetterà di ottenere una migliore organizzazione, più efficienza ed economie di scala. Lo studio dell’ateneo dorico, infatti, evidenzia come l’Azienda pubblica servizi alla persona potrà “liberare risorse umane attualmente impegnate in attività eterogenee (servizi sociali, anagrafe, polizia municipale, ecc. ) come tipicamente avviene in molti Comuni dell’Ambito, al fine di poterle più proficuamente impiegare in altre mansioni nell’Ente di appartenenza”. Al tempo stesso riduce “le attività meramente amministrative o di staff (appalti unici per tutto l’Ambito, meno documenti contabili, ecc.) e quindi un significativo risparmio di tempo e costi”. La nuova Azienda, inoltre potrà “sviluppare una contrattazione di massa, al fine di ottenere condizioni più favorevoli rispetto alla situazione attuale” ed “accedere a contributi dalla Regione e dall’Asur più consistenti rispetto a quelli erogati ai singoli Comuni, grazie ad un peso maggiore in sede di negoziazione”. Da non sottovalutare, secondo la Politecnica delle Marche anche un altro aspetto: l’Azienda pubblica servizi alla persona giova a “ridurre la possibile competizione tra Comuni in quanto tutti i residenti dell’Ambito accederanno agli stessi servizi ai medesimi standard qualitativi e alle stesse condizioni, dando pieno riflesso al principio di solidarietà sociale intercomunale”. Insomma, si potrà “governare e controllare in modo analitico le attività svolte”.

Dal canto suo Fabiano Belcecchi, nella sua qualità di presidente del Comitato dei Sindaci, ha ricordato che “in un periodo di grave crisi del tessuto economico locale e di forte fibrillazione del mercato del lavoro, diventa indispensabile una risposta pubblica coordinata e unitaria rispetto alle nuove emergenze sociali che hanno coinvolto anche le nostre comunità locali. L’Azienda pubblica dei servizi alla persona rappresenta uno strumento efficace per affrontare  tutti insieme  la  difficile situazione congiunturale, mediante l’adozione di strategie condivise. È per questo motivo – ha concluso la sua missiva -  che intendo rivolgere un appello a tutti i colleghi, affinché il progetto costitutivo dell’Azienda possa giungere a positiva definizione nei tempi concordati”.

Dal Comune di Jesi

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Lunedì 23 marzo, 2009 
alle ore 14:46
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