Note sul Premio Internazionale Valeria Moriconi
Il Premio Internazionale Valeria Moriconi è stato istituito dalla Città di Jesi per conservare e continuare l’eredità artistica e culturale della grande attrice jesina valorizzando il ruolo della donna sulla scena tra passato, presente e futuro. Esso è promosso da Comune di Jesi-Assessorato alla Cultura, Fondazione Pergolesi Spontini e Centro Valeria Moriconi, ed Amat.
Sono stati inoltre coinvolti ed hanno aderito diversi altri soggetti pubblici e privati. Per la Prima Edizione il Premio si è dunque avvalso del sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Consigliera Regionale di Parità, Assemblea Legislativa delle Marche e Assessorato alla Cultura della Regione Marche, Provincia di Ancona, con il contributo di Banca Popolare di Ancona, con il patrocinio di Eti Ente Teatrale Italiano, Teatro di Roma, Rai Teche, Pio Sodalizio dei Piceni, e la sponsorizzazione tecnica della Federico II Viaggi.
La commissione composta dagli Enti promotori ha assegnato la Prima edizione del Premio alla giovane regista Claudia Sorace per la sezione “Futuro della scena”, e ad Isabelle Huppert per la sezione “Protagonista della scena”, quest’ultima in virtù del fascino e di un magistero attorale – riconosciuto universalmente in teatro e nel cinema – che ‘folgorarono’ la stessa Valeria Moriconi. “La Huppert è brava da togliere il fiato”, disse in una intervista Valeria quando a Parigi ebbe modo di ammirarla nell’interpretazione di Orlando di Virginia Woolf per la regia di Bob Wilson.
Testimonial d’eccellenza della neonata manifestazione è stata, dunque, Isabelle Huppert, prossima presidente della giuria del Festival del Cinema di Cannes. Un nome di altissimo prestigio internazionale, una star di grande personalità artistica giunta al Teatro Pergolesi di Jesi non solo come premiata ma anche per accendere sull’iniziativa i riflettori internazionali in virtù della sua chiara fama. C’era e c’è l’intendimento di non esaurire il Premio in una cerimonia accademica sulla scena ma di presentarlo nel contesto di un’azione scenica, di un vero e proprio spettacolo ma questo non era nella disponibilità attuale della Huppert. Si è optato perciò per un reading, una lettura, che assieme alle immagini, ai video e ai diversi interventi doveva offrire una testimonianza evocativa, un frammento prezioso della sua arte. Il valore aggiunto è stato nella sua presenza sulla scena del Teatro Pergolesi, per affermare quell’idea di teatro d’arte, cultura e impegno civile, che rivela le affinità profonde della Huppert con Valeria Moriconi e che ora è a fondamento del Premio.
Per le ragioni espresse gli Enti promotori hanno scelto in questa prima fase di investire soprattutto sulla “protagonista” e sugli artisti coinvolti nella cerimonia di premiazione, economizzando su altre voci di spesa. Completato il consuntivo dell’intero programma, si evidenzia un investimento ripartito tra i diversi Enti pubblici e privati che hanno creduto nella natura e nella funzione del Premio, e che tale investimento può risultare sostenibile e giustificabile. Si potrà confrontare l’entità delle spese sostenute con altre iniziative similari e ci si renderà conto del rigore della sua gestione.
Come noto, l’intero programma del Premio Valeria Moriconi ha compreso 3 appuntamenti: oltre alla cerimonia di Premiazione a Jesi, il 16 gennaio, il Premio assieme al Volume “Valeria Moriconi. Come in uno specchio” sono stati presentati il 13 gennaio al Teatro Argentina di Roma che ha messo a disposizione gratuitamente la sua struttura, e nello stesso giorno a Jesi è stato proiettato il film “La Pianista” presso il Cinema Diana, con l’introduzione critica e la conduzione del dibattito da parte del Prof. Gualtiero De Santi dell’Università di Urbino. Tutte iniziative ad ingresso libero per il pubblico per favorire la più ampia partecipazione a questa prima edizione che, oltre alle esigenze di un lancio promozionale, non poteva avere caratteristiche di attrattiva commerciale e spettacolare.
Il borderò ha registrato al Teatro Pergolesi 605 biglietti emessi sulla base delle prenotazioni pervenute. Tante le richieste che non si è stato in grado di accogliere giacché il Teatro risultava già pieno anche in considerazione dei posti necessariamente impiegati per ragioni tecniche.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini si è riunito mercoledì sera ed ha preso atto anche del pre-consuntivo dei tre appuntamenti, presenti i Revisori dei conti.
Il pre-consuntivo evidenzia uscite totali pari a 52.028,56 euro. Per l’evento al Pergolesi sono stati spesi 16.726,6 euro per compensi netti ad attori, musicisti, critici e conduttore; 15.048,96 euro sono stati spesi per imposte ed oneri di legge sui suddetti compensi, 3400 euro per l’allestimento. Alla voce viaggi e ospitalità per Roma e Jesi sono stati spesi 5416,77 euro. Per promozione, stampa, distribuzione, spedizione e affissione della pubblicità dei tre eventi sono stati impiegati 6319,44 euro; per l’evento romano 2044,49 euro; per la programmazione del film 830 euro. Per altre spese (tra cui Siae, altro personale e strutture) le uscite sono state pari a 2242,3 euro.
La copertura finanziaria è garantita grazie all’impegno di Banca Popolare di Ancona, Comune di Jesi, Assemblea Legislativa delle Marche, Consigliera Regionale di Parità, Assessorato alla Cultura della Regione, Provincia di Ancona, Amat, Agenzia Federico II come sponsor tecnico e una privata cittadina con un’elargizione liberale. In attesa di conferma sono ulteriori contributi richiesti a diversi enti, tra cui il Ministero dei Beni Culturali che fin dall’inizio ha espresso apprezzamento per il Premio.
Da Fabiano Belcecchi
Sindaco di Jesi e Presidente Fondazione Pergolesi Spontini
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