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Ancona: studenti dell’Univpm progettano una piattaforma per la promozione turistica

Grande successo per l'Hackathon "Premio Panti". Ecco i vincitori

I vincitori dell'Hackathon all'Università Politecnica delle Marche

Settantaquattro studenti suddivisi in 14 gruppi hanno partecipato al concorso di idee, promosso dai professori Donato Iacobucci, Alessandro Cucchiarelli del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Silvio Cardinali del Dipartimento di Management, con la partnership della Scuola Superiore dei Lions Clubs “Maurizio Panti”, la Fondazione Lions e Confindustria Pesaro Urbino.

Grande successo per l’Hackathon, dunque, da parte dei giovani di Univpm che hanno accettato la sfida di elaborare in meno di due giorni un’idea imprenditoriale per la promozione turistica online del territorio personalizzata sul profilo del turista.

Il premio di 1.000 euro, messo in palio dalla Scuola Superiore dei Lions Clubs, è andato al team Bright Code formato da Mattia Mariselli, Vittorio Morganti, Ilario Pierbattista, Alessandro Staffolani e Francesco Boemi. Studenti marchigiani provenienti da diverse località, Senigallia, Macerata, Pollenza, Monte Urano, Ancona che frequentano tutti il III anno della magistrale in Ingegneria informatica, tranne Boemi che è iscritto al I anno della specialistica in Economia.

Hanno chiamato il loro progetto Triplovin ‘amare il viaggio’ e per il turismo nel web hanno pensato ad una doppia prospettiva: quella di chi viaggia e quella di chi accoglie i viaggiatori nel proprio territorio. “Abbiamo individuato queste due tipologie di utenti”, spiega Mariselli team leader del Bright Code, “e abbiamo immaginato che gli abitanti del luogo (una qualunque destinazione turistica nelle Marche) possano offrirsi come guida ai visitatori. Quindi, abbiamo ideato un sito web che faccia incontrare le due figure con un’interfaccia semplice e immediata e con la proposta di pacchetti e soluzioni di viaggio. Si tratta di itinerari guidati, a pagamento, in cui il plus è la conoscenza personale del territorio”.

Dunque, si è dimostrata vincente l’idea che mette al centro dell’offerta turistica il cosiddetto knowledge sharing. Presto detta anche la ragione per cui hanno chiamato Bright Code il loro gruppo di lavoro: “Ci è sembrato accattivante in termini di immagine aziendale, dato che ‘bright’ implica l’idea di luminosità. Poi è facile da pronunciare e abbiamo verificato che non avesse concorrenti nel mondo reale. In generale, una proposta che ha un nome inglese nel settore dell’HiTech risulta più credibile.

Di questa competizione che li ha visti impegnati con ritmi da maratona, i ragazzi raccontano: “L’Hackathon è stata una sfida entusiasmante, inusuale in Italia. Abbiamo molto apprezzato che l’Università abbia messo a disposizione uno spazio nuovo, il Contamination Lab, realizzato per lasciarci liberi di pensare e costruire. Così ci siamo messi in gioco e abbiamo messo a frutto ciascuno le proprie esperienze, unendo competenze tecnologiche e commerciali.

Per assegnare il premio la giuria, composta dai docenti dell’Università Politecnica delle Marche Alessandro Cucchiarelli, Silvio Cardinali, Claudia Diamantini, da Gianfranco De Gregorio della SSLC e Flavio Tonetto di Confindustria Pesaro-Urbino, ha tenuto conto dei seguenti criteri: innovatività dell’idea, corrispondenza con il tema proposto, user interface e user experience, presentazione alla giuria, potenziale di mercato, sostenibilità del modello di business e grado di completezza dello sviluppo.

Tutti i gruppi che si sono sfidati, con molto fair play, sono stati chiamati ad esprimere anche loro un voto, che è confluito in quello della giuria tecnica.

Ai vincitori e ai partecipanti all’Hackathon è andato il saluto del Rettore di Univpm, Sauro Longhi, che ha applaudito l’impegno dei suoi studenti: “Ero certo che il risultato sarebbe stato straordinario perché vi conosco come docente e so di quale intraprendenza siete capaci. La ricerca del futuro inizia nel percorso di formazione e noi dobbiamo aiutarvi in questa attività. Il Contamination Lab sarà uno spazio vivo, riempito dalle vostre idee. Sarà il luogo dell’innovazione rivolta al mondo imprenditoriale”.

Il preside della Facoltà di Ingegneria, Dario Modio, ha espresso la propria soddisfazione: “Gli studenti non smettono di stupirci”.

Anche la vedova del professor Panti, Claudia, ha preso parte all’intenso pomeriggio, conclusosi col saluto del Governatore del Distretto Lions 108 A, Nicola Nacchia, e di Roberto Guerra, presidente della Scuola Superiore dei Lions Clubs, che ha dichiarato: “Ritrovo in questo Hackathon l’intelligenza e il pensiero di Maurizio. Non poteva esserci modo migliore per la celebrazione del decennale della scuola che porta il nome di quello che è stato il suo illuminato co-fondatore. Dato il successo di questa prima edizione, l’impegno dei Lions è di affiancare l’Università perché il premio “Maurizio Panti” diventi annuale.

Agli studenti che hanno partecipato rimane la titolarità dei progetti presentati ed elaborati a partire dal tema indicato da Confindustria Pesaro Urbino che l’ha individuato a partire da una precisa esigenza emersa dal mondo delle imprese.

Nella foto il team vincitore del premio.

da Lions Club

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