I dipendenti della Provincia di Ancona contro il caos riforma
Cgil, Cisl e Uil: "I lavoratori non sono merce di scambio: il governo metta mano a questo pasticcio"

Il personale della Provincia di Ancona si riunisce in un’assemblea – occupazione. E’ infatti previsto che i dipendenti dell’ente provinciale incrocino le braccia per la giornata di venerdì 19 dicembre – dalle 12,30 alle 14,30 – per discutere, presso l’atrio della sede di Via Ruggeri ad Ancona, della situazione in cui si trovano le Provincie italiane.
Un’assemblea che si svolgerà in contemporanea in molti altri enti provinciali italiani e fa seguito al sit-in dei lavoratori delle Province contro l’emendamento che causerà 20mila esuberi, oltre a “non affrontare il nodo del riordino istituzionale, colpevolmente lasciato al suo destino dal Governo Renzi“.
I segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, hanno avuto un incontro al Senato con i sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e il relatore della Legge di Stabilità, Giorgio Santini: di seguito riportiamo le dichiarazioni all’uscita dall’incontro.
“Insopportabile atteggiamento indisponente. Nessuna risposta sul caos generato da scelte inconcludenti. Abbiamo persino sentito negare l’esistenza di tagli lineari. Perderemo ancora preziose professionalità e quindi occupazione, i cittadini pagheranno con lo smantellamento dei servizi. Un atteggiamento irresponsabile”.
“I lavoratori delle Province non sono merce di scambio per scaricare le inadempienze del governo alle Regioni – scrivono i sindacati regionali delle Marche a proposito della riforma delle province, e continuano – il governo si riappropri del ruolo che la Costituzione gli riconosce e rimetta mano a questo pasticcio salvaguardando servizi e posti di lavoro”.
dalle segreterie territoriali
FP CGIL – S. Tenenti
CISL FP – G. Cavezza
UIL FPL – C. Santin
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