Al via l’edizione 2015 di Inteatro Festival, dieci giorni di spettacoli tra Ancona e Polverigi
La rassegna teatrale ha avuto inizio presso il Teatro delle Muse: previsto un ricco programma per venerdì 26 giugno
Si è aperta giovedì 25 giugno, presso il Teatro delle Muse di Ancona, l’edizione 2015 di Inteatro Festival, che ha visto sul palcoscenico lo spettacolo messo in scena dal duo giapponese formato da Yui Kawaguchi e Yoshimasa Ishibashi.
La rappresentazione, chiamata “MatchAtria”, si riallaccia al rito nipponico del tè, caratterizzandosi per la particolarità di far vivere allo spettatore un’esperienza in 3D, grazie agli occhiali appositi, nonché fornendo un forte coinvolgimento sensoriale, per mezzo di cuffie per le orecchie e di un particolare cuore di silicone: questo, infatti, risulta collegato al battito cardiaco della danzatrice Yui Kawaguchi per l’intera durata dello spettacolo. Presente all’inaugurazione del festival anche Moreno Pieroni, che solo da una manciata di giorni ricopre l’incarico di assessore regionale alla cultura.
Diversi gli spettacoli in programma per venerdì 26 giugno, secondo giorno della rassegna teatrale. Alla Mole Vanvitelliana (sala mostre) proseguono le repliche di Teatro della BiospheraEnergia/Utopia di Adriana Zamboni e Lucio Diana alle ore 18.30. In una semisfera trasparente, capace di contenere fino a 30 spettatori si svolgono due azioni teatrali sui temi delle energie rinnovabili (utopia/energia fino alla fine di giugno) e del risparmio idrico (biosphera d’acqua dall’1 al 13 luglio). Il pubblico si troverà immerso in un’ atmo(bio)sfera ricca di immagini, colori, suoni e narrazioni.
Al Teatro delle Muse alle ore 19.00, 21.00 e 23.00 replica lo spettacolo interattivo di Yui Kawaguchi & Yoshimasa Ishibashi, MatchAtria e x t e n d e d, in prima italiana. Lo spettacolo per 30 spettatori alla volta vede un allestimento particolare sul palcoscenico del Massimo dorico. Ispirato alla tradizionale cerimonia del tè giapponese, MatchAtria è una “cerimonia del cuore” multimediale, fatta di danza, visioni ed effetti sonori. Lo spettatore, ospite di questa singolare cerimonia, viene invitato ad indossare occhiali 3D e cuffia auricolare e riceve in mano un cuore di silicone luminoso a grandezza naturale che crea un collegamento intimo con il battito del cuore della danzatrice.
A Polverigi replica in prima italiana l’artista belga Benjamin Verdonck il suo “One more thing” per 16 spettatori alla volta nella chiesa del SS Sacramento, alle ore 19.00, 19.30 e 20.00. L’artista come per magia, trasforma una piccola valigia in un teatro in miniatura. Ispirato da una frase de “Il diavolo sulle colline” di Cesare Pavese, Verdonck costruisce, attraverso le lettere che fa scorrere progressivamente, una fantasia grafica astratta sul nostro rapporto con la natura. Pochi artisti possiedono la versatilità e l’imprevedibilità di Benjamin Verdonck. Ha lavorato come attore, danzatore regista, coreografo, artista visivo, scrittore. Le sue creazioni sono state rappresentate nei teatri ma anche nelle gallerie d’arte, negli spazi urbani e negli ambienti naturali. Il suo lavoro, essenziale, scarnificato, privo di orpelli decorativi, ha una grande forza poetica e immaginativa.
Alle ore 19.00 alla Sala Sommier (Polverigi) Effetto Larsen presenta lo studio del nuovo progetto “Funzoni” di Matteo Lanfranchi, con Matteo Lanfranchi e Roberto Rettura. Un progetto sulle relazioni personali, una riduzione dei rapporti amorosi ai minimi termini, un’ironica dissezione dei nostri meccanismi guidata dall’illusione di poterli comprendere. Al centro dell’indagine di Effetto Larsen, il sentimento più famoso e misterioso del mondo: l’amore. Da un lato, il nostro punto di vista, fatto di tutto quello che viviamo dentro di noi. Dall’altro, le spiegazioni su come funziona quel piccolo, buffo e sorprendente organo che è il cuore.
Si prosegue alle ore 20.00 a Villa Nappi (Polverigi) con la prima italiana (replica 27 giugno alle ore 20.00) di Ambra Senatore, “Mattoncini”, un progetto di Ambra Senatore in collaborazione con Caterina Basso, Claudia Catarzi, Elisa Ferrari, Matteo Ceccarelli, Aline Braz Da Silva, con Caterina Basso, Claudia Catarzi, Elisa Ferrari, Ambra Senatore. Una lente d’ingrandimento sulla realtà per deviarne il senso, moltiplicarlo, come in un caleidoscopio della vita. Un gioco di scomposizione e ricomposizione del quotidiano presentato in maniera divertente e nitida da una delle coreografe italiane contemporanee più riconosciute all’estero.
Al Cinema Italia alle ore 21.00 in scena la creazione di Glen Çaçi KK (I’m a Kommunist Kid), con Glen Çaçi, Olger Çaçi, video e luci Andrea Saggiomo, assistente alla coreografia Paola Stella Minni, collaborazione drammaturgica Ylenia Caleo, Andrea Saggiomo, produzione Marche Teatro teatro di rilevante interesse culturale. Una riflessione sull’appartenenza territoriale e sull’identità culturale, filtrata da un’ironia cruda e pungente. Una traduzione coreografica contemporanea dell’estetica di un’infanzia post-comunista.
L’intenso programma prosegue al Teatro della Luna alle ore 22.15 con l’invenzione di Alessandro Sciarroni “Joseph” con Marco D’Agostin. drammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldi, immagine del progetto Roberto Foddai, produzione Marche Teatro teatro di rilevante interesse culturale e Corpoceleste_C.C.00#. Lo spettacolo che ha fatto conoscere il lavoro di Alessandro Sciarroni in tutto il mondo. Un uomo solo con il suo portatile intraprende un gioco coinvolgente e inaspettato, ironico e surreale, sul tema dell’identità tra reale e virtuale. In Joseph in scena c’è un uomo, solo, di spalle al pubblico per l’intera durata della sua performance, mentre cerca la sua immagine in tutto ciò che il suo sguardo tocca.
La serata si chiude alle ore 23.15 sempre al Teatro della Luna con la prima assoluta di Chiara Frigo “West End” con Amy Bell, drammaturgia Riccardo de Torrebruna, disegno sonoro Mauro Casappa, disegno luci Moritz Zavan Stoeckle, costumi Anna Lombardi. Un percorso immaginario al ritmo del tip tap tra i numeri del vaudeville e le ceneri dell’Occidente. In mezzo ai sogni mancati e alle questioni che ci inchiodano al presente, la ricerca di una svolta torna alle citazioni del passato pur di gettare i semi di una possibile rinascita.
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