Trasporto Pubblico Locale, il Comune chiede l’attenzione della Regione
Il progetto di rilancio del servizio filoviario, la linea per l’aeroporto Raffaello Sanzio, il servizio di collegamento tra la stazione centrale Fs di Ancona e il porto, il co-finanziamento dei servizi aggiuntivi o di nuovi servizi: sono le questioni prioritarie che l’Amministrazione comunale di Ancona intende sottoporre all’attenzione del governo regionale.
Lo farà, già oggi, l’assessore comunale alle Aziende Pierfrancesco Benadduci al convegno “Verso il nuovo piano dei trasporti”, organizzato a Pesaro dalla Regione Marche.
Tutte queste tematiche sono, tra l’altro, esposte in un documento elaborato dallo stesso assessorato alle Aziende in collaborazione con Conerobus.
“Il servizio filoviario – si legge nel documento – è sempre stato un fiore all’occhiello della città di Ancona e dell’intera regione Marche, e ha garantito una mobilità di grande qualità, molto apprezzata dagli utenti, consentendo, al contempo, un livello di emissioni inquinanti e di rumore nulle nel centro storico di Ancona. Il servizio filoviario si avvale attualmente di poche vetture (9) ormai vetuste (oltre 25 anni di età) e non completamente affidabili, sia in termini di prestazioni, sia di qualità del servizio erogato, su una linea aerea ancora non completata. Per questi motivi il servizio è concentrato in genere nell’arco di 10 ore giornaliere, con un numero limitato di vetture in esercizio. In queste condizioni gli sforzi economici compiuti dalla Regione, dal Comune e da Conerobus rischiano di essere vanificati con la inevitabile chiusura del servizio nel giro di due o tre anni. Per evitare ciò, e per dotare la Regione Marche oltre che la città di Ancona di un moderno servizio filoviario, in sintonia con quanto accade nel resto d’Italia, è necessario programmare una serie di interventi di spessore, che garantiscano qualità e affidabilità per i prossimi 15/20 anni”.
In particolare il documento individua, per Ancona, due linee portanti e strategiche, sia in termini di portata oraria, sia in termini di riduzione dei livelli di emissioni: la linea 1 (viale della Vittoria, piazza Ugo Bassi) e la linea 4 (Tavernelle-piazza Ugo Bassi – piazza Cavour).
Il progetto presentato prevede inoltre la creazione di una linea filoviaria unica (viale della Vittoria-piazza Cavour-piazza Ugo Bassi-Tavernelle) con esercizio da realizzarsi con soli filobus nell’arco della giornata e quindi con l’impiego di un numero maggiore di mezzi rispetto alla situazione attuale.
Il piano indica infine la realizzazione della linea aerea attualmente mancante in piazza Ugo Bassi e di una sottostazione elettrica a Tavernelle, nonché l’acquisto di almeno 10 nuovi filobus da 12-14 metri. L’intero progetto prevede un investimento di circa 5 milioni e mezzo di euro e un tempo di realizzazione pari a 12 mesi.
Per quanto riguarda il collegamento con l’aeroporto Raffaello Sanzio, attualmente ritenuto inadeguato sia per il percorso seguito sia per i tempi di percorrenza, si richiede l’istituzione di una linea dedicata in grado di garantire un collegamento veloce con poche fermate.
Per offrire, inoltre, una soluzione adeguata al problema del collegamento stazione fs-porto, si propone l’istituzione di un collegamento bus dedicato, con orari adeguati agli arrivi/partenze dei treni e delle navi, che tenga in considerazione anche il prossimo spostamento della biglietteria marittima in area fiera e, quindi, la necessità di collegare l’area biglietteria con l’area di imbarco.
“L’attuale ripartizione delle risorse destinate per i servizi minimi essenziali – afferma poi l’assessore Benadduci – tiene conto esclusivamente del chilometraggio percorso dal gestore e non considera un altro aspetto che potrebbe essere determinante ai fini di una valutazione qualitativa complessiva: il numero dei passeggeri trasportati. Se si ricorresse a questo duplice parametro si avrebbe una suddivisione più equa delle risorse, che, peraltro, sono calcolate su corrispettivi chilometrici diversi da Provincia a Provincia e con il corrispettivo più basso destinato ad Ancona. Una più equa suddivisione potrebbe, tra l’altro, spingere le aziende a incentivare l’uso dei mezzi pubblici e a elevare la fidelizzazione dell’utenza”.
“Il Comune di Ancona – si legge infine nel documento – interviene a rinforzo dei servizi minimi riconosciuti dalla Regione finanziando con proprie risorse ulteriori chilometri annui, ma riesce solo in parte a offrire una risposta adeguata alla domanda di mobilità generata dall’intera area urbana di Ancona, che nel corso degli anni si è sempre più estesa, con il decentramento di importanti poli attrattori di traffico (Provincia, Università, quartieri nuovi, Ospedale regionale…)”. Il documento fa riferimento in particolare alle linee sud della città, che oggi si ha in progetto di ridisegnare in considerazione delle mutate esigenze della popolazione, e allo studio per una linea aggiuntiva per l’area Zipa del porto, effettuato su sollecitazione di molti lavoratori.
“Una possibile soluzione per risolvere questa difficoltà – conclude il testo – può essere, di massima, offerta da un intervento della Regione Marche di sostegno del settore, con l’emanazione di una nuova regolamentazione sui servizi aggiuntivi, che ne preveda il cofinanziamento al 50-60% tra la Regione stessa e l’ente locale richiedente (50-40%). In questo modo sarebbero presentate in Regione solo richieste effettivamente necessarie, in quanto i richiedenti dovrebbero partecipare alla copertura finanziaria”.
Dal Comune di Ancona – Comunicato stampa
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