Giornate del FAI a Jesi
Sabato 27 e domenica 28 settembre 2008 l’Italia partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con l’apertura gratuita di oltre 1.000 siti culturali, a cui si aggiungono oltre 250 realtà individuate da FAI e Autostrade per l’Italia lungo i principali percorsi autostradali: due giorni dedicati alla cultura con visite guidate, musei e palazzi aperti per l’occasione, presentazione di eventi e restauri, concerti, convegni e itinerari naturalistici.
“Le Grandi Strade della Cultura. Viaggio tra i Tesori d’Italia” è lo slogan scelto quest’anno per evidenziare come i grandi percorsi stradali, lungo i quali si è sviluppata la storia del nostro Paese, rappresentino i luoghi dell’incontro tra civiltà e culture diverse e permettano la conoscenza del territorio e dei tesori in esso conservati.
Lungo questo ‘percorso’, sarà appunto possibile visitare il Teatro G.B. Pergolesi di Jesi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con possibilità di accedere alle visite guidate. Sempre a Jesi, sarà possibile ammirare il ciclo rococò di Palazzo Pianetti ed i capolavori di Lorenzo Lotto custoditi nella Pinacoteca Civica.
Edificato nel 1790, il Teatro Pergolesi accompagna da oltre due secoli la vita culturale e sociale della città, tra i quali la Stagione Lirica di Tradizione che quest’anno proporrà dal 4 ottobre al 19 dicembre Il Flauto Magico di Mozart, Tosca di Puccini, Il viaggio a Reims di Rossini, e due Concerti lirici.
Il Teatro Pergolesi si affaccia sulla piazza con la sua elegante struttura neoclassica, coronata dal monumentale orologio inserito nel 1839 e finanziato dal principe Beauharnais, in seguito all’accoglienza calorosa che ricevette durante la sua visita alla città. Di grande interesse storico è il sipario, realizzato a tempera nel 1850 da Luigi Mancini con la rappresentazione dell’Ingresso di Federico II a Jesi. Secondo la leggenda popolare, infatti, l’imperatore svevo – nato a Jesi nel 1194 – sarebbe ritornato nel 1216 in quella che egli stesso chiamava “la mia Betlemme”. Nel sipario l’episodio è ambientato in un’ipotetica Jesi medievale, con chiesa gotica e arco trionfale per l’accoglienza all’imperatore. Il restauro del 1994 ha riportato i toni cromatici all’originale brillantezza. Pregevoli sono poi l’elegante atrio neoclassico, dove sono custoditi alcuni cimeli spontiniani, il foyer (sede delle sale Pergolesiane dedicate al compositore Giovanni Battista Pergolesi), le decorazioni nella volta con le Storie di Apollo realizzate da uno dei massimi pittori del neoclassicismo, Felice Giani.
da Fondazione Pergolesi Spontini
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ancona Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!