Intervista ad Alessandro Besentini di Ale e Franz
Il duo comico ad Ancona con lo spettacolo “Tanti Lati – Latitanti”
Ci siamo quasi, tra una manciata di ore Alessandro Besentini e Francesco Villa, al secolo Ale e Franz, porteranno al Teatro Le Muse di Ancona , “Tanti Lati – Latitanti”, il nuovo spettacolo del duo comico ( alla regia Alberto Ferrari, scritto da Alessandro Besentini, Francesco Villa e Antonio De Santis) che sta raccogliento recensioni entusiastiche un pò in tutta Italia.
Fulcro di questo show, le relazioni umane: “Tanti Lati – Latitanti” osserva in modo divertente e scanzonato l’intricata autostrada di emozioni e ragionamenti che siamo in grado di costruirci e costruire, mettendo a fuoco ciò che di comico e folle c’è nell’essere umano. La soluzione? Ridere insieme delle manie, ossessioni e ingenuità che inevitabilmente sono presenti in ognuno di noi. Poche ore prima dello spettacolo abbiamo fatto quattro chiacchiere con Alessandro Besentini in arte Ale: ecca cosa ci ha raccontato dello spettacolo e non solo.
Partiamo da ‘Tanti Lati Latitanti’: qual è la genesi di questo spettacolo che sta riscuotendo un così grande successo di pubblico?
Diciamo che è un segreto… che viene svelato alla fine: lo spettacolo è un mosaico di colpi di scena tenuti insieme da un filo conduttore che si svela, pezzo dopo pezzo, e che guida lo spettatore fino all’epilogo. Possiamo anticipare però che ‘Tanti Lati Latitanti‘ è uno spettacolo che vede susseguirsi sul palco tante coppie di personaggi che hanno tanti lati e sfaccettature diverse, una serie di storie che raccontano l’uomo, le relazioni tra le persone…di come comunichiamo tra noi, storie che hanno azioni e creazioni… un modo per svelare le sfaccettature più divertenti dell’essere umano.
Lei e Franz vi siete incontrati al Centro Teatro Attivo di Milano nel 1992; un connubio professionale lungo 25 anni: qual è il segreto della vostra longevità?
Credo nessun segreto particolare, semplicemente una grande condivisione di idee comuni e progetti.
Da sempre venite considerati un duo inscindibile, quasi un’entità unica: le è capitato mai di vivere questa percezione come un limite?
No, non credo sia un limite, anzi: penso che sia un grande valore aggiunto; credo molto nell’unione che fa la forza… avere due teste, due punti di vista, magari anche due sensibilità ci è di grande aiuto, probabilmente è la nostra forza.
La vostra è una carriera longeva e ricca di successi: c’è uno spettacolo a cui è particolarmente affezionato nel quale ha capito di ‘avercela fatta’, di essere entrato nel Gotha della comicità nostrana?
Dovendo scegliere dico Gin e Fizz: lo sketch in cui interpretiamo due gangster amici da molto tempo; eravamo sul palcoscenico di Zelig e lì… ho avuto un po’ la sensazione a cui credo faccia riferimento lei: ho intuito che stavamo facendo qualcosa di bello ed importante.
Ha citato Zelig, il famoso palcoscenico ha chiuso i battenti per sempre qualche mese fa… cosa ha rappresentato per lei?
Tanto, tantissimo… se pensa che ho 45 anni… ne ho passati 25 sul quel palco… è quasi metà della mia vita, una grossa fetta della mia carriera professionale è legata a quel palco: tanta fatica, tantissime soddisfazioni… la lista dei ricordi sarebbe lunghissima, un pezzo importantissimo della mia vita.
Tornando a ‘Tanti Lati Latitanti’: cosa devono attendersi i tanti spettatori che affolleranno Le Muse stasera?
E’ il nostro spettacolo più bello: il più comico ma anche il più poetico, ci sono dentro tante cose, tanti ingredienti. Abbiamo inanellato una serie di storie che raccontano l’uomo: si va dai vecchietti che giocano a bocce, al fedele che in chiesa accende un cero a un santo a cui chiedere aiuto… un modo per scavare negli aspetti più divertenti dell’ uomo. Dalla risposta avuta fino ad ora dal pubblico credo che tutto questo arrivi allo spettatore… spero anche stasera sarà così!
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