Conto alla rovescia a Jesi per l’esposizione “The Noise” di Zoran Todorovic
L'artista serbo sarà il protagonista della rassegna "Altre visioni contemporanee" a partire da sabato 1 dicembre

L’artista serbo Zoran Todorović apre le Altre Visioni Contemporanee della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pianetti, mostre di artisti internazionali iniziate nel dicembre 2016 con Can Sungu, e proseguite l’anno seguente con le mostre di Tanja Ostojic, Ulrike Solbrig e Catalin Burcea.
Zoran Todorović è un artista che non ha timore di urtare i sensi dello spettatore, spingendosi talvolta oltre i confini di ciò che è comunemente accettato. Alle sue performance biopolitiche, che l’hanno portato a far tessere tappeti interamente composti di capelli umani, o assaggiare una birra ottenuta dall’urina di rifugiati politici, ha accostato alcuni lavori video di particolare intensità.
The Noise è un video ottenuto dalle riprese di una stessa videocamera adatta alla registrazione di videomessaggi, che in momenti diversi l’artista posiziona lungo una strada di Belgrado, e negli spazi comuni di una clinica psichiatrica e di una prigione. L’inerzia del dispositivo lo trasforma in un collettore di affermazioni, scherzi, preghiere e violenza. Le immagini ci portano al 1998, pochi mesi prima dei bombardamenti di Belgrado. L’artista le giustappone senza scartare nulla, componendo un quadro allo stesso tempo struggente e pauroso.
La mostra Zoran Todorović – The Noise è organizzata dall’associazione altroQuale in collaborazione con la Città di Jesi, Assessorato alle Politiche Culturali.
L’associazione culturale altroQuale è nata a Jesi nel novembre 2014 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea. www.altroquale.it
The Noise
2 dicembre 2017 – 12 gennaio 2018
Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Pianetti – Jesi
ingresso gratuito dal martedì alla domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
inaugurazione: sabato 1° dicembre 2018 ore 18.00
L’artista
Zoran Todorović (Belgrado, Serbia, 1965) è un artista visivo interessato all’arte biopolitica, e spazia dalla body art più radicale alla postmedialità. Cerca i propri spunti ai confini della condizione umana, ed ovunque il corpo si faccia oggetto e strumento. Ha rappresentato la Serbia alla 53a Biennale di Venezia (2009). Insegna all’Università delle Arti di Belgrado.
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