Ancona, il progetto del PD per lo sviulppo sostenibile
I servizi pubblici locali per lo sviluppo sostenibile del territorio. Presentato ad Ancona il Progetto del PD provinciale.
Martedì 13 dicembre il Partito Democratico della provincia di Ancona ha presentato il suo progetto “I Servizi pubblici locali per lo sviluppo del territorio”. Presenti il Segretario provinciale PD Emanuele Lodolini, il consigliere regionale Fabio Badiali e Bruno Massi responsabile Forum Ambiente e Territorio del PD provinciale.
I servizi pubblici locali, anche per la loro rilevanza economica, sono una delle leve per migliorare la qualità ambientale e sociale dei territori e delle città, sono un’opportunità di investimento, di lavoro e di innovazione. Entrano nella vita quotidiana di famiglie e imprese, svolgono un essenziale ruolo sociale. Possono contribuire a rafforzare, coi loro sistemi a rete, le infrastrutture, le relazioni tra territori e la collaborazione tra le comunità.
Direzioni provinciali PD, incontri di studio e lavoro. Conferenze tematiche. Dopo oltre due anni di lavoro e di approfondimento il PD della provincia di Ancona presenta oggi un quadro organico di proposte in materia che impegna il Partito ed i suoi Amministratori, ad ogni livello, a concretizzarlo in tempi brevi per un sistema che continui ad assicurare in primo luogo in tutto il territorio provinciale i servizi a tutti i cittadini, secondo principi di accessibilità, economicità e sostenibilità.
L’esito dei referendum di giugno, al di là degli effetti giuridici derivanti dall’abrogazione dell’articolo 23 bis, impone una riflessione sulla volontà popolare espressa con il voto. Non vi è dubbio che il segnale uscito dalle urne è nella direzione di una gestione pubblica del servizio idrico integrato, ed in generale del mantenimento nell’alveo del controllo pubblico dei Servizi pubblici locali. Il PD della provincia di Ancona intende rilanciare l’iniziativa politica sul tema della gestione dei Servizi Pubblici Locali nella provincia di Ancona, e nella Regione Marche.
1. Costruzione di un progetto politico per la gestione unitaria dei servizi pubblici locali dell’intera provincia.
Occorre impegnarsi da subito, nonostante il referendum abbia prorogato le gestioni in house, per costruire un progetto politico su base provinciale finalizzato al consolidamento e all’aggregazione guidata delle aziende operanti sul territorio della provincia, in modo da pervenire in tempi brevi alla costruzione di un unico soggetto pubblico di riferimento dei SPL (acqua, gas e rifiuti), rendendo più forte e competitivo tale soggetto ed evitando rischi di acquisizione delle gestioni nei nostri territori da parte dei c.d. ‘big player’ nazionali e internazionali. Riteniamo comunque importanti e necessarie sinergie e collaborazioni con soggetti privati, ma in un’ottica di accordi strategici su obiettivi specifici.
Il progetto dovrà tenere conto delle diverse prospettive dei singoli settori, come ad esempio per il servizio idrico integrato la cui gestione in house è garantita fino alla scadenza del contratto di servizio (2030), mentre per gli altri due settori è confermata la necessità di procedere all’affidamento tramite gara, secondo modalità e tempistiche di legge.
2. Definizione di specifiche iniziative di sostegno del gestore del servizio idrico integrato e di distribuzione gas.
Relativamente al servizio idrico integrato, acquisito che la gestione in house in capo alla Multiservizi società a totale capitale pubblico continuerà fino al 2030, si rende indispensabile la revisione del Piano d’ambito nel quale si preveda l’adeguamento della pianificazione delle opere da realizzare garantendo l’equilibrio economico-finanziario al gestore come previsto dalla normativa vigente al fine di garantire la continuità degli obbligatori ed indispensabili investimenti.
Oggi più che mai è indispensabile mettere in condizione la Multiservizi affinchè venga data continuità all’oneroso piano di investimenti, in particolare nel comparto delle acque reflue, per scongiurare di dover pagare le salatissime sanzioni previste dalla procedura di inflazione dell’Unione Europea e realizzare fondamentali infrastrutture a tutela dell’ambiente e del prezioso bene che è l’acqua pensando alle future generazioni oltre a garantire centinaia di posti di lavoro.
Gara per la distribuzione del Gas. E’ noto che la normativa vigente prevede che per l’affidamento della gestione della distribuzione del Gas si debba realizzare una gara dell’intero ambito che si configura quasi nel territorio provinciale. Il governo precedente ha emanato tutti i regolamenti per la gara compresa la tempistica che per il nostro Ato deve avvenire entro e non altre il 2014.
Anche la distribuzione del gas è un importante servizio per tutti i cittadini del nostro territorio e garantisce decine e decine di posti di lavoro. Per tali ragioni come Partito Democratico della provincia di Ancona auspichiamo e per quanto ci è possibile impegniamo tutto il nostro gruppo dirigente e gli amministratori publici ai vari livelli affinchè anche questo servizio possa essere gestito da una società a totale capitale pubblico o comunque a grande maggioranza in mano al pubblico.
La Multiservizi società a totale capitale pubblico ha tutti i requisiti per partecipare alla gara e riteniamo che mettendosi in sinergia con altri operatori a totale o a maggioranza di capitale pubblico possa avere molte opportunità per vincere la gara e vedere assegnato anche questo servizio ad una azienda locale e con capitale pubblico.
3.Definizione degli elementi essenziali del “Piano D’Ambito straordinario” dei rifiuti.
Occorre tenere conto e valutare complessivamente all’interno del progetto politico di riorganizzazione dei Spl, le specificità dei singoli comparti. Nel caso del ciclo integrato dei rifiuti, in particolare, il Progetto politico dovrà valutare attentamente gli aspetti tecnico-gestionali del settore e procedere nel contempo alla definizione di un disegno condiviso sulla riorganizzazione del servizio.
A ciò deve seguire un forte impegno degli amministratori provinciali per la conseguente necessaria redazione, in tempi brevi, del “Piano d’Ambito straordinario” previsto dalla nuova legge regionale del 18 ottobre 2011 da elaborare tenendo conto gli atti di pianificazione esistenti e quelli di “indirizzo” successivi.
Il PD della provincia di Ancona individua ed intende sostenere i seguenti obiettivi:
(a) completamento dell’impiantistica per raggiungere l’autosufficienza nell’ATA e la rapida realizzazione dell’impianto di trattamento per il secco onde evitare la multa europea con la procedura di infrazione;
(b) proprietà e titolarità pubblica degli impianti di trattamento della frazione residuale non recuperabile (c.d. “sacchetto grigio-nero”);
(c) proprietà e titolarità pubblica degli impianti di prima valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata, antecedente al conferimento alle piattaforme CONAI o da collocare sul libero mercato;
(d) proprietà e titolarità pubblica dell’impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, funzionale alla produzione di compost e anche a ulteriori fasi di recupero in impianti di trattamento anaerobico con produzione di energia presso strutture del gestore del SII al fine di realizzare efficaci sinergie intersettoriali;
(e) ricorso ad Intese, Accordi di Programma con soggetti pubblici e privati ove ciò migliori l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del servizio integrato dei rifiuti nell’ATO;
(f) Unificazione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti;
(g) tariffa unica a regime, aspetto politico fondamentale in quanto essa può trovare compimento solo con la preventiva realizzazione di tutta l’impiantistica che, razionalmente distribuita sul territorio dell‘ATO, minimizzi i trasporti e valorizzi il recupero/riciclo dei rifiuti.
In particolare, alla luce della necessità di realizzare entro il 2013 un impianto provinciale per il trattamento dei rifiuti non recuperabili/riciclabili (c.d. “sacchetto nero-grigio“) preliminare allo smaltimento in discarica ritiene condivisibile l’ipotesi della sua localizzazione nel Comune di Maiolati Spontini.
Ribadisce altresì, anche nell’ottica della minimizzazione dei trasporti, la necessità che si realizzi nel territorio del Comune di Ancona o nel suo immediato hinterland un impianto di valorizzazione della frazione “secca” da raccolta differenziata.
da Partito Democratico della Provincia di Ancona
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