Fabriano: alle persone senza lavoro, la Multiservizi chiude i rubinetti dell’acqua
Fabriano sta attraversando un periodo di grave crisi economica, occupazionale e sociale. La perdita definitiva del posto di lavoro si sta concretizzando per tante famiglie che, come nel caso dell’Antonio Merloni, oggi hanno la consapevolezza che non saranno riassorbite nel mondo del lavoro. In questa situazione, aggravata dal problema della casa e dall’impossibilità oggettiva di tanti individui di pagare l’affitto,la Multiservizi s.p.a. decide di chiudere i rubinetti dell’acqua a chi non riesce a pagare o semplicemente paga in ritardo le bollette.
Tutto ciò è inammissibile. L’arroganza e l’avidità di un’azienda di diritto privato non deve assolutamente essere permessa dal nostro Comune. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere esterno alla logica del mercato e del profitto, abbiamo condotto e vinto una battaglia referendaria con uno straordinario consenso popolare, abbiamo cambiato lo statuto del nostro Comune sottolineando la centralità dell’acqua come un bene indisponibile per il mercato,come un patrimonio collettivo da garantire,preservare e proteggere dalle logiche economiche.
Ritengo che questi concetti non siano parole vuote, ma valori fondanti a cui bisogna dare un senso nella prassi. Per tali motivi è necessario che gli stacchi vengano immediatamente interrotti, che si organizzi al più presto un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza sulla gestione del servizio idrico che possa esprimersi in merito alla possibilità di creazione di un’azienda realmente pubblica nella proprietà e nel diritto, un’azienda che tenga conto dei diritti dei cittadini, che veda al suo interno un forte aspetto partecipativo e che soprattutto separi l’acqua dal mercato, considerandola come un diritto universale e non come una merce.
da Emanuele Rossi
consigliere comunale
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