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Film d’essai a Falconara: “Si può fare”

Qualche anno fa il cantautore Angelo Branduardi con la sua canzone "Si può fare", invogliava all’emozione del salto nell’utopia possibile. I suoi versi recitavano: "puoi correre, puoi vendere, comprare, puoi rubare, regalare, piangere, ballare" e quella sembrò essere una induzione sincera ad affrontare la realtà con le armi di un concreto idealismo, senza farsi condurre alla deriva dagli avvenimenti e dal Sistema. (Di seguito la trama.)

La Milano che viene descritta è quella dei primi anni Ottanta sintetizzati con poche ed essenziali notazioni, con al centro il personaggio di Nello (molto ben interpretato da Claudio Bisio), sindacalista appassionato che coltiva le proprie illusioni positiviste riguardo al mercato e alle sue possibilità, ostentando un’entusiastica lungimiranza. Fin dall’incipit che lo vede protagonista di lotte sindacali, egli rivela il proprio carattere appassionato e generoso, ma pure inquieto ed incerto fino all’ingenuità. Nel suo volersi mettere costantemente in gioco, mostrando disprezzo nei confronti di quei progressisti alla ricerca del posto fisso, Nello vive una relazione sentimentale intensa e turbolenta con Sara (una brava Anita Caprioli), che segue un tragitto esistenziale assai diverso, col suo lavoro nel campo dell’alta moda nei primi frizzanti anni Ottanta. Nonostante tutto è la tenerezza ed un residuo di solidarietà a tenere in piedi un equilibrio amoroso che si regge precariamente mentre maturano nuovi fermenti. Così, il sindacalista idealista finisce per essere allontanato ritrovandosi all’interno della Cooperativa "180", costituita da ex malati di mente da poco dimessi dai manicomi grazie alla legge Basaglia (contrassegnata da quel numero).

A gestire il nuovo gruppo c’è lo psichiatra Del Vecchio (Giorgio Colangeli), fautore di drastiche terapie restrittive animate dall’idea che la malattia mentale si possa guarire solo con la morte e che per mantenere funzionante il cervello occorrano i farmaci come unica cura. Contro tale trend psichiatrico, Nello si getta a capofitto nel suo nuovo incarico, interagendo col gruppo di pazienti, stimolandone i lati positivi, la loro fantasiosa e bizzarra creatività, da dispiegare senza limitazioni di ruoli e desideri, per rendere costruttiva anche una semplice pulsione. La sua ricetta è la fiducia, strumento per la riappropriazione dell’identità ottenebrata, da ottenere per se stessi tramite lo stimolo di un lavoro fisico. Nello riesce così ad allontanare il reazionario Del Vecchio, stringendo un sodalizio con il dottor Federico Furlan (il sempre bravo Giuseppe Battiston) che spinge i poveri cristi a ridurre l’assunzione di psicofarmaci. Ad uno di loro viene l’idea di mettere su un’impresa di parquet. E con l’aiuto della sua Sara, Nello asseconda il progetto, invogliando il gruppo a costruire il pavimento di un negozio che servirà per ospitare un party del settore della moda. I due schizofrenici Gigio (Andrea Bosca) e Luca (Giovanni Calcagno) si lasciano andare nel progettare e realizzare, utilizzando materiali di scarto, una scenografia di gusto palesemente kitsch che, contraddicendo le più oscure previsioni, ottiene l’entusiastico gradimento dei committenti. Così la nuova ed estrosa ditta si espande trasformandosi in una realtà produttiva persino remunerativa con un crescendo di consensi capace di conquistare il tanto sospirato mercato al punto di porsi come ambizioso obiettivo la pavimentazione di una metropolitana di Parigi. Entrando a far parte della strampalata società c’è spazio per tutti; basta avere una casa, provare il piacere del sesso ed innamorarsi. Sarà Gigio a perdere la testa per Caterina (Maria Rosaria Russo) una bella bionda che gli passa davanti tutti i giorni sul parquet in lavorazione, un attimo fuggente che gli cambia la vita, fino a quando quell’ingenuo sentimento mai provato non comincia a sgretolarsi sull’onda dell’incertezza emotiva, un’euforia mal guidata che conduce le sue tragiche conseguenze.

al CINEMA EXCELSIOR di Falconara M.ma
Ven. 5/12 solo ore 21,30
Sab. 6/12 ore 20,15 / 22,30
Dom. 7/12 ore 16 / 18,15 / 21,30
Lun. 8/12 ore 16 / 18,15 / 21,30
Mar. 9/12 solo ore 21,30 (L)

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Venerdì 5 dicembre, 2008 
alle ore 11:09
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