Si chiudono le indagini relative ai casi di corruzione all’interno del Comune di Ancona
L'operazione, chiamata "Ghost Jobs", era scattata nello scorso mese di novembre

Si sono concluse le indagini relative all’operazione “Ghost Jobs”, che nel novembre dello scorso anno aveva portato all’iscrizione di oltre 30 persone al registro degli indagati per una vicenda di corruzione strettamente legata al Comune di Ancona.
Il geometra comunale – Simone Bonci – e i quattro imprenditori – Marco Duca, Tarciso Molini, Carlo Palumbi e Francesco Tittarelli – posti precedentemente agli arresti domiciliari hanno pertanto ricevuto la notifica degli atti. Attenuate le misure restrittive nei confronti del dipendente pubblico, come già successo con gli altri soggetti in questione: l’uomo dovrà ora sottostare all’obbligo di dimora nel capoluogo dorico.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i protagonisti della vicenda avrebbero dato vita a un sistema di appalti truccati, nel quale diversi lavori pubblici erano stati ripetutamente assegnati a certe aziende in particolare in cambio di ingenti somme di denaro o regali vari.
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