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“Impediti gli spostamenti fuori Comune per i servizi alla persona”

Massimiliano Santini, presidente territoriale di CNA Ancona, punta il dito contro "la disparità di trattamento delle imprese"

Massimiliano Santini

Massimiliano Santini: “La CNA di Ancona, pur nel rispetto dell’assoluta legittimità ed autorevolezza che ricopre l’Autorità prefettizia, apprende con preoccupazione al sostanziale impedimento della mobilità intercomunale per gli utenti del settore benessere e servizi alla persona e dopo aver lavorato fin da subito per trovare una sintesi sindacale con la Regione Marche, alla quale va il nostro rinnovato ringraziamento, da ieri sera abbiamo comunicato ai nostri associati il contenuto della risposta della Prefettura di Ancona alla nostra richiesta di chiarimento rispetto alle disposizioni del DPCM del 3 Novembre scorso, che regolamentano appunto una questione diffusa e centrale per la vita di molte attività nella zona arancione”.

Premesso che a differenza di altre Associazioni, abbiamo preferito attendere che la situazione avesse avuto un chiarimento autentico e non un parere interpretativo, onde evitare di esporre i clienti delle nostre attività a possibili sanzioni, avremmo ovviamente preferito poter continuare a rasserenare le categorie coinvolte da tali restrizioni, in primis il benessere, ma anche il commercio e quanti coloro che hanno una cospicua fetta di clienti fuori comune. Così purtroppo non è stato e già da ieri sera abbiamo raccolto decine e decine di messaggi di scoramento e rassegnazione, ma non le solite lamentele di circostanza, o proteste urlate contro il sistema, bensì dentro le parole dei nostri seri e responsabili imprenditori c’era invece la necessità di avere certezze delle norme e poter continuare a manifestare la loro onestà e responsabilità, svolgendo in assoluta sicurezza il loro mestiere.

Fausto Bianchelli: “A questo punto, forti della necessità di portare avanti le altrettanto legittime richieste dei nostri associati e trovando una auspicabile sintesi con le altre rappresentanze datoriali, ci preme rappresentare e ribadire la grande difficoltà economica che sta degenerando in una vera e propria “disperazione” da parte di molte piccole imprese del settore, formalmente aperte, ma che nei fatti si trovano con la necessità di affrontare un’operatività del tutto residuale, avendo investito in protocolli, procedure, dispositivi per poter lavorare a pieno regime. Questo fatto assai diffuso trova particolare affermazione nei piccoli comuni e nell’entroterra, dove la realtà è data da un intreccio di relazioni personali, fiduciarie ed economiche che vanno oltre i meri confini comunali”.

Altro fatto che la CNA sta rilevando a tutti i livelli non solo regionale, sta nelle sfumature interpretative alle quali stiamo assistendo tra i vari territori provinciali, con disparità di trattamento delle imprese, che la nostra Associazione sta trattando per poter avere una naturale applicazione su tutto il territorio nazionale. Per queste ragioni la CNA ha avviato un’iniziativa sindacale a livello Nazionale e sta lavorando da qualche settimana anche a livello Regionale insieme alle altre Associazioni di categoria, al fine di tutelare e sostenere le imprese a livello economico, sottolineando la necessità di trovare una uniformità applicativa dei provvedimenti vigenti e futuri.

 

da: CNA Ancona

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