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Svolta nel caso dell’operaio ferito al porto di Ancona: in manette un 39enne

L'arrestato avrebbe ammesso di aver colpito alla testa il suo connazionale, che versa ancora in condizioni gravissime

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Arresto, manette

Al termine di rapide indagini durante alcuni giorni, la Polizia di Stato di Ancona ha tratto in arresto un 39enne di origini bengalesi, ritenuto responsabile dell’aggressione avvenuta presso lo stabilimento Fincantieri nella serata di giovedì 3 giugno.

Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, in tale occasione un giovane operaio di 24 anni – anch’egli nativo del Bangladesh – era stato trovato privo di sensi per via di gravi ferite alla testa, inizialmente ritenute compatibili con uno sfortunato incidente.

Tuttavia, come poi confermato dallo stesso 39enne un paio di giorni dopo l’accaduto, la realtà era un’altra: tra i due connazionali vi era stata un’animata discussione, terminata quando l’aggressore ha colpito alla testa il contendente con un martello, poi gettato via lontano da occhi indiscreti.

Nella giornata di venerdì 11 giugno il Gip del Tribunale di Ancona ha infine emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del 39enne, per il quale si sono aperte le porte della casa circondariale di Montacuto con l’accusa di tentato omicidio. Restano invece assai gravi le condizioni di salute del 24enne ferito, mantenuto tutt’ora in coma farmacologico a causa del grave trauma cranico subito.

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