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Vinicio Capossela ad Ancona: “Nonostante il Natale e le lucine, andremo all’inferno”

La Bestiale Comedìa del cantautore ha trascinato il Teatro delle Muse nell'aldilà Dantesco

Vinicio Capossela in concerto ad Ancona il 6 dicembre 2021

Sono ben noti, a chi lo segue da anni, i cambi di ambientazione che man mano offrono le tournée ed i concerti di Vinicio Capossela: si può passare dal circo ad un viaggio in mare, da feste di paese e a terre e boschi popolati da bestie, dal clima del Natale, fino all’aldilà.

Proprio a Inferno, Purgatorio e Paradiso, quelli descritti da Dante Alighieri, era dedicata la Bestiale Comedìa che è andata in scena lunedì 6 dicembre al Teatro Delle Muse di Ancona. Capossela ha voluto così rendere omaggio, a modo suo, ai 700 anni dalla morte del Sommo Poeta: accompagnando gli spettatori attraverso le tre Cantiche e i tre mondi dell’aldilà dantesco.

Vinicio Capossela in concerto ad Ancona il 6 dicembre 2021Vinicio Capossela in concerto ad Ancona il 6 dicembre 2021

Il concerto parte con “Il Gigante e il Mago”, ma ben presto le atmosfere cambiano e si fanno cupe, perchè come annuncia lo stesso Vinicio Capossela scendendo dalla barca che campeggia in mezzo al palco: “Nonostante il clima natalizio e tutte le lucine, stasera andremo all’inferno”.

Scendendo tra gironi e bolge dell’Inferno dantesco, approdando in Purgatorio e scalandone la montagna, infine ascendendo al Paradiso, Capossela snocciola brani suoi classici e più recenti, insieme a cover ormai nel repertorio del cantautore, dal testo di Oscar Wilde che egli stesso ha musicato, a Bob Dylan e Piero Ciampi, nella versione de “Il Vino” dei La Crus, omaggiando infine Franco Battiato con “La Torre”, legando man mano la musica alle situazioni e ai versi di Alighieri che Capossela non si esime dal declamare.

Il viaggio nell’aldilà termina nei cieli più alti, pieni della gioia de “L’Uomo Vivo”, con il pubblico delle Muse trascinato dall’istrionico artista, accompagnato dalla sua band, sempre apprezzatissima.

L’appendice è per “Sante Nicola”, che non poteva mancare nella ricorrenza del 6 dicembre, che ispira Vinicio Capossela con un vestiario episcolare e un monologo prima della canzone, per un omaggio al fotografo fermano Mario Dondero, tratto dall’ultima fatica letteraria di Capossela, “Eclissica”, e per “Ovunque Proteggi” per salutare dopo due ore e tre quarti il pubblico di Ancona, conquistato per l’ennesima volta.

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