Alluvione: “No a scaricare colpe su chi criticò estetica del primo progetto del nuovo ponte”
Riceviamo dall'ing. Mauro Rognoli un'analisi sull'iter realizzativo di ponte degli Angeli e sulle dichiarazioni di avv. Netti e ing. Nafez
Nell’articolo del 27/02/2023 del Corriere Adriatico (Effetto diga, il ponte degli Angeli sott’accusa. “Si è preferita l’estetica alla sicurezza”) sono state riportate alcune affermazioni del Presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, in persona dell’Avv. Netti, che in merito alla demolizione e ricostruzione del ponte 2 Giugno a Senigallia ha affermato “ma certo è che se il fiume non viene pulito e soprattutto dragato e se non si ferma la piena a monte, si creano le criticità che sono state sollevate.”
Tale affermazione “… e se non si ferma la piena a monte …” merita di essere confrontata con le precedenti affermazioni dell’Avv. Netti e con la conseguente pianificazione e realizzazione dei progetti sui quali il Consorzio di Bonifica delle Marche si è concentrato successivamente all’incarico ricevuto dalla Regione Marche dopo l’evento alluvionale del 2014.
La prima di tali affermazioni, in assoluto contrasto con questa ultima.
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