Picchia e minaccia di morte la moglie, 50enne finisce in carcere
L'uomo era già finito in manette nel giugno scorso per i maltrattamenti verso la coniuge

Si sono aperte nuovamente le porte del carcere per un 50enne di origini extracomunitarie, già finito in manette nei mesi scorsi per i maltrattamenti verso la moglie.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 26 giugno, quando la Polizia di Stato era intervenuta in un’abitazione di Ancona su richiesta di una ragazza. Poco prima, infatti, suo padre aveva aggredito brutalmente sua madre, tanto da provocarle un trauma cranico che le era valso una prognosi di 25 giorni. Tratto in arresto per lesioni, maltrattamenti in famiglia e violenza a pubblico ufficiale, l’uomo era poi stato condotto presso il carcere di Montacuto.
Scarcerato già il giorno seguente, il 50enne era stato raggiunto da un provvedimento che gli imponeva di lasciare l’abitazione di famiglia e di non avvicinarsi a meno di un chilometro dalla coniuge: in tal senso, gli era inoltre stato applicato il braccialetto elettronico. Nel corso dei mesi, tuttavia, il soggetto in questione avrebbe continuato a tenersi in contatto con la moglie, minacciandola ripetutamente di morte.
A seguito di quanto accertato dalla Polizia, il Gup del Tribunale di Ancona ha decretato un aggravamento immediato della misura già disposta a carico del 50enne. Quest’ultimo, in pratica senza fissa dimora, è stato rintracciato ad Ancona nel pomeriggio di sabato 6 dicembre, venendo di nuovo trasferito nel carcere di Montacuto.



















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