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Jesi: resoconto assemblea sull’Eridania Sadam

Si è svolto lunedì scorso a Castiglion Fiorentino (Ar), un incontro tra i Comuni del centro-nord  interessati alla ristrutturazione degli ex zuccherifici del gruppo Eridania Sadam.


Erano presenti il sindaco di Castiglion Fiorentino Paolo Brandi, il sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi insieme all’assessore all’ambiente Gilberto Maiolatesi, il sindaco di Russi Pietro Vanicelli accompagnato dai tecnici comunali. Non ha potuto partecipare alla riunione, pur dando la propria adesione, il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio.

La riunione aveva lo scopo di fare il punto sulla situazione dei piani di riconversione degli ex zuccherifici e tracciare una linea comune di azione: ciò alla luce anche degli incontri che le  Amministrazioni hanno avuto presso il Ministero delle Politiche Agricole a Roma.

Gli amministratori hanno sottolineato che, pur essendovi alcune differenze tra i vari progetti presentati, è importante avviare iniziative unitarie. I Sindaci sono convinti che occorra dare una risposta piena e convincente alle preoccupazioni dei cittadini ed al tempo stesso far sì che le riconversioni divengano occasione di crescita per i vari territori. A questo proposito hanno riaffermato la volontà di rendere permanente il tavolo che è stato convocato al fine di un continuo scambio di informazioni, aggiornamenti e mantenere una linea comune.  

Poiché è necessario, in questa materia, la massima chiarezza, i Sindaci sottolineano alcuni punti fermi riguardo alle ipotesi di riconversioni:

1) massima garanzia occupazionale, con possibilità di sviluppare attività in grado di aggiungere posti di lavoro a quelli già presenti nei vecchi zuccherifici;

2) piena tutela dell’ambiente e della salute attraverso studi e valutazioni di impatto ambientale e, laddove si rendano necessarie, valutazioni di impatto sulla salute e di area strategica;

3) garanzia piena dell’approvvigionamento di materia prima secondo il principio della cosiddetta “filiera corta”. In questo senso i Sindaci riaffermano l’obbligo di coinvolgere pienamente le imprese agricole locali. In merito alle centrali a biomasse legnose, che le stesse siano alimentate da prodotti provenienti dal mondo agricolo cioè da quei terreni ove veniva effettuata la coltivazione della barbabietola e solo in casi eccezionali dal mondo forestale;

4) pur trattandosi di situazioni paesaggistiche diverse viene riaffermata la necessità di un corretto inserimento urbanistico-territoriale di eventuali interventi di riqualificazione.

Su queste basi i Comuni intendono portare avanti il proprio impegno riaffermando che non è possibile togliere agli enti locali la potestà di decidere sul futuro dei propri territori.

In questa materia che interessa sviluppo, crescita, occupazione e ambiente non si può fare a meno del ruolo e del consenso delle comunità locali.

Dal Comune di Jesi

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 25 febbraio, 2009 
alle ore 16:55
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