Legambiente sull’edificazione del Parco Conero
Si sta assistendo in queste ore ad una polemica sulla bontà delle edificazioni in territorio del Parco del Conero. Per ultimo il sindaco di Sirolo ha infatti dichiarato di aver condotto uno sviluppo edilizio commisurato alle esigenze delle giovani famiglie.
Ma forse è meglio affidarsi ai dati. Meno di un anno fa, infatti, l’Ente Parco, nel Consiglio Direttivo del quale tutti i Comuni sono rappresentati, con l’adozione del nuovo Piano, prese atto attraverso i dati dei censimenti ISTAT, della “preoccupante pressione edilizia” nel territorio dei quattro Comuni del Parco.
L’Istituto nazionale di Statistica ha registrato un incremento complessivo del patrimonio edilizio nei quattro Comuni del 151% nei decenni dal ’61 al 2001, contro un incremento demografico pari solo all’1,65%. L’incidenza al 2001 delle case vuote era del 15,28%.
Nessuno dei Comuni costituisce eccezione e neanche Sirolo si pone purtroppo in controtendenza, anzi nello stesso periodo conferma l’esplosione di case con un +129% contro una popolazione salita di solo il 14,5%, con il 31,99% di abitazioni vuote nel 2001.
Ad onor del vero, i dati si fermano al 2001 ma è cosa ben ardua sostenere che nell’arco di poco più di 7 anni, Sirolo abbia subito un aumento demografico tale da riempire quel 31% di case sfitte, più le molte costruite nel frattempo.
“Per fortuna i dati non hanno colore politico e sull’autorevolezza dei censimenti ISTAT non ci sono dubbi” commenta Fabio Barigelletti, presidente del circolo locale di Legambiente. “E i dati ci parlano di un’esplosione edilizia del tutto slegata dall’incremento demografico: in sostanza le case sono cresciute molto di più rispetto alla popolazione”.
Attraverso quell’importante presa d’atto dell’anno scorso, le Istituzioni e le categorie rappresentate nel Consiglio del Parco si sono formalmente impegnate a promuovere un “nuovo modello di sviluppo urbanistico”, anche attraverso una politica sovraordinata agli eventuali appetiti locali ed ispirata al consumo ridotto e ragionato di territorio, intento di cui abbiamo peraltro pubblicamente auspicato pochi giorni fa una rapida ed incisiva attuazione.
Invitiamo perciò le Istituzioni, se necessario, a riflettere di nuovo su questi dati significativi ed a porsi nell’ottica del risparmio di territorio, che è il più prezioso patrimonio posseduto da questo Parco.
Da Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS
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