Rinvio “Busta pesante”, nuova iniziativa dei presidenti Spacca e Lorenzetti
“Siamo costretti a sollecitare nuovamente una questione di particolare importanza per le Regioni Umbria e Marche, relativa alla cosiddetta “busta pesante”. Si avvicina rapidamente, infatti, la scadenza del 16 giugno prossimo – data prevista dall’Amministrazione finanziaria dello Stato per l’inizio della restituzione degli oneri sospesi – ed ancora non ci sono risposte positive rispetto alle richieste avanzate da mesi dalle nostre due Regioni di un rinvio di tale adempimento. Il decreto convertito in legge a dicembre 2008, infatti, ha fissato al 16 giugno 2009 la decorrenza della prima rata mensile. Confermare da parte del Governo nazionale questo termine per l’inizio della restituzione degli oneri sospesi rappresenta una scelta di grave disattenzione: questo in considerazione sia della attuale fase di crisi sociale ed economica, sia della specifica situazione di difficoltà dei territori interessati, coincidenti con le aree di crisi dell’A.Merloni, per i quali, sempre da mesi, abbiamo presentato un articolato Accordo di programma per l’indotto di piccole imprese senza ottenere alcun riscontro da parte del Governo nazionale. Inoltre, le procedure di restituzione previste dall’Amministrazione finanziaria dello Stato sono complesse e difficilmente applicabili per cittadini, imprese e professionisti, tanto da aver generato grande confusione e incertezza. In base alla circolare di aprile emanata dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, infatti, tutti i soggetti interessati dovranno presentare, entro il 16 giugno 2009, un articolato modello nel quale indicare nel dettaglio i cosiddetti “oneri sospesi”.
Le difficoltà operative per cittadini e imprese, come da più parti segnalato, si stanno dimostrando insormontabili: con questa procedura, di fatto, si pone in capo a loro la ricostruzione della posizione fiscale pendente, con la necessità di recuperare documentazione ad oltre 10 anni dall’evento, mentre gli stessi dati sono già a disposizione della stessa Amministrazione finanziaria statale. Anche i professionisti di settore sono in serissima difficoltà, per la concomitanza di tale scadenza con il periodo dell’anno più complesso in termini di adempimenti fiscali. Per tutte queste motivazioni si ribadisce la richiesta al Governo nazionale, come già abbiamo fatto ad aprile 2009, di rinviare almeno a fine 2010 l’avvio della restituzione degli oneri sospesi, sia in relazione alla assoluta necessità di dare mandato all’Amministrazione finanziaria di procedere ad una decisa semplificazione delle procedure previste per la riscossione, sia perché si prenda in seria considerazione la possibilità di accrescere al 90% la quota di esonero della restituzione, quale veloce ed efficace misura anti-crisi”.
Dalla Regione
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